Bruxelles -(Di Alessandro La Spina) Il Consiglio Europeo, tenutosi in videoconferenza il 23 Aprile, ha approvato le proposte che prevedono l’accesso al MES senza condizioni (a parte la richiesta di alcuni Stati, come i Paesi Bassi, di destinare le somme da esso erogate alla copertura delle spese sanitarie legate all’emergenza Covid-19), l’implementazione del nuovo sistema “SURE”, uno strumento temporaneo pensato per proteggere i lavoratori europei, (in pratica una sorta di finanziamento della Cassa Integrazione negli Stati membri), ed, infine, il ricorso alla Banca Europea per gli Investimenti, grazie a cui sarà possibile assicurare una maggiore liquidità alle imprese. Il pacchetto, del valore di circa 500 mld di Euro, entrerà in vigore entro il primo Giugno, secondo quanto riferito dal presidente del Consiglio UE, Charles Michel. Ma la notizia del giorno è quella di una intesa di massima relativa alla istituzione di un “Fondo per la Ripresa”, incentrato sul bilancio comunitario 2021-2027, che consentirà l’emissione di obbligazioni comuni a livello europeo, le quali non potranno, però, prevedere la mutualizzazione di alcun debito pregresso (differenti, in tal senso, dagli “Eurobond”). Si tratta di un’idea del governo francese, avanzata in occasione dell’eurogruppo del 9 Aprile scorso e fatta propria dagli Stati più fortemente colpiti dalla pandemia influenzale, Italia e Spagna in primis. Molte sono, comunque, le divisioni ancora presenti riguardo alla natura che dovranno avere le sovvenzioni elargite attraverso questo nuovo strumento. Se, da un lato, i paesi del Sud sostengono la necessità di contributi a fondo perduto, altri, come Olanda, Finlandia e Austria, insistono sulla sola ipotesi di prestiti da restituire successivamente alla loro erogazione. Toccherà alla Commissione Europea preparare, entro il 6 Maggio, una proposta più dettagliata da sottoporre al vaglio degli Stati, mediante la quale si dovrebbero delineare meglio la struttura e, soprattutto, la dotazione del Fondo (si parla, in proposito, di circa 1500 Mld di Euro). Soddisfatto il Premier Giuseppe Conte, che ha affidato i suoi commenti ad un breve messaggio andato in onda in diretta nazionale: «È stata una tappa importante nella storia europea. Tutti e 27 i Paesi hanno accettato di introdurre uno strumento innovativo, il Recovery Fund.È importante, perché è passato anche il principio che è uno strumento urgente e assolutamente necessario». Dello stesso tenore le dichiarazioni del presidente transalpino Emmanuel Macron, secondo cui «i piani di rilancio dopo questa crisi dovranno essere massicci. Bisogna essere all’altezza di questa sfida e decidere rapidamente le risposte più forti possibili». Più cauta la cancelliera tedesca Angela Merkel, che parla di passi in avanti, pur tenendo a sottolineare che «Non su tutti siamo della stessa opinione». Il presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, ha dichiarato, dal canto suo, che «dovrà esserci un giusto equilibrio tra prestiti agli Stati e sovvenzioni finanziarie». In chiaro scuro le reazioni dei principali leaders politici italiani. Giorgia Meloni parla di un ennesimo buco nell’acqua a livello europeo, affermando, insieme al capo della Lega Matteo Salvini, che «Mentre il Fondo per la Ripresa viene declinato al futuro e con contorni ancora tutti da definire, l’unica cosa certa è che tra pochi giorni sarà operativo il Mes, con le sue condizionalità tutt’altro che light». Toni più concilianti sono quelli utilizzati da Forza Italia. Silvio Berlusconi ritiene, infatti, ammissibile un eventuale ricorso al Fondo Salva-Stati per il finanziamento delle spese sanitarie, sebbene questa presa di posizione non voglia significare in alcun modo un appoggio esterno al governo Conte. Di tutt’altra natura le dichiarazioni provenienti dalla Maggioranza. Il capogruppo Dem al Senato, Andrea Marcucci ha inteso sostenere che «In Europa si avvicina un risultato storico per l’Italia, non è un caso che Salvini già dica che è una disfatta. Per lui molto probabilmente!». Stando a quanto si può leggere, infine, in una dichiarazione pubblicata sul proprio Blog ufficiale, «Il Movimento 5 Stelle si fida dello straordinario lavoro che il Presidente Conte sta portando avanti in Europa e ieri è stato ottenuto un primo storico risultato, in quanto è stato considerato urgente e necessario il ricorso europeo allo strumento innovativo dei recovery fund e agli aiuti comuni per la ricostruzione. Il Movimento si opporrà in tutte le sedi all’attivazione del MES che, lo ricordiamo, allo stato attuale prevede condizionalità che non accettiamo. Così come è stato detto in numerose occasioni che l’Italia non intende ricorrere a uno strumento non adatto ad affrontare questa crisi».
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