Consulenti del lavoro: “Difficilissimo accedere al bonus di 300 euro promesso ai lavoratori stagionali da parte dell’Ebrts”

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Taormina – I Consulenti del lavoro contestano le modalità con cui i lavoratori stagionali potranno accedere al bonus da 300 euro promesso dall’Ebrts. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del Saro Carpita che vede anche la condivisione del collega Renato Fichera. “L’emergenza COVID 19 – scrive Carpita – non ha investito solo la nostra salute, che viene prima di tutto, ma ha investito l’economia che riguarda la ripartenza delle imprese specie quelle turistiche che più direttamente ci riguardano, senza la quale non si potrà parlare di posti di lavoro, di stipendi , di consumi. E veniamo ai vari interventi legislativi (art.19 e 22 D.L. 17/03/2020 n.18, e art. 41 D.L. 08/04/2020 n.23) che si sono susseguiti in questi mesi articolati in modo da complicare le procedure che hanno messo a dura prova gli studi professionali con il risultato che, a tutt’oggi, ben pochi lavoratori, specie in Sicilia, hanno ricevuto quel sostegno che consentisse una vera e propria sopravvivenza.Ma come se ciò non bastasse siamo venuti a conoscenza  di un Accordo Regionale stilato dall’ Ebrts con il quale si predispone l’erogazione  di un “una tantum” di €.300,00 (trecento) a quei lavoratori che non hanno diritto a nessun altro tipo di sostegno, e cioè quasi nessuno, e nel caso ce ne fossero, gli stessi sono gravati da tutta una serie di adempimenti che rendono quasi impossibile il godimento di detta “una tantum”.La cosa ci sorprende non poco avendo a che fare con un Ente che ha la vocazione di intervenire a sostegno di lavoratori in difficoltà, cosa che, peraltro, non si è quasi mai verificata, specie nel comprensorio Taorminese, a fronte di centinaia di migliaia di Euro versati dalle Aziende e dai lavoratori. E la sorpresa più grande viene dai Sindacati, firmatari dell’Accordo sopracitato, che hanno consentito di mettere in atto una farraginosità negli adempimenti, quali buste paga degli ultimi 24 mesi da parte dei lavoratori, F24 dei datori di lavoro e tutta una serie di comunicazioni, che rendono quasi impossibile l’accoglimento delle richieste di quei pochi lavoratori che ne avrebbero diritto.Il fatto non sorprende in quanto c’è l’ulteriore dimostrazione che, sia da parte del Governo che da parte degli Enti preposti, si continua ad insistere su erogazioni non dirette, ignorando che , di fronte ad una emergenza qual è il COVID 19, tali erogazioni debbono essere immediate senza sottostare a tutta una serie di domande, di comunicazioni che non fanno altro che rendere sterili gli interventi quando addirittura non si ha la sgradita sorpresa del mancato accoglimento per l’esaurimento dei fondi. E allora è auspicabile che il COVID 19 costituisca il  momento del cambiamento, di prendere coscienza che oggi noi paghiamo lo scotto di una società improntata su una burocrazia asfissiante, su Enti previdenziali e assistenziali che rendono sempre più difficile la collaborazione dei professionisti del settore che vengono gravati da tutta una serie di adempimenti  che determinano la nascita di un contenzioso a scapito della piena funzionalità delle pratiche”. Il documento è stato inviato all’ordine dei consulenti del lavoro di Messina.                                                       

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