Taormina – Codici identificativi ad alcune tipologie di strutture ricettive per combattere l’elusione della tassa di soggiorno. “Il Consiglio Comunale – ha riferito il rappresentante del civico consesso, Manfredi Faraci – ha approvato il nuovo regolamento dell’imposta sui pernottamenti. Una normativa questa nella quale la principale novità sta, appunto, nell’obbligo, per le strutture extra alberghiere, di avere a disposizione un codice identificativo di riferimento. Avendo accolto l’invito da parte delle locali associazioni, comprendenti, appunto, le strutture extra alberghiere, siamo soddisfatti di essere il primo Comune in Sicilia ad averlo imposto. Speriamo, con questo atto, di stimolare la Regione affinché promuova tale iniziativa in tutte le località turistiche istituendo anche in Sicilia il codice identificativo regionale, eliminando, sempre più, l’abusivismo anche in questo settore”. Il “bollino” identificativo si riferirà a: case vacanza, bed & breakfast, affittacamere, locazioni brevi ed alberghi diffusi. Il codice dovrà essere indicato in maniera visibile su tutti gli strumenti utilizzati ai fini pubblicitari, promozione e commercializzazione dell’offerta nonché comunicato ai soggetti che esercitano attività immobiliare ed a quelli che gestiscono portali telematici che avranno l’obbligo di inserirlo nell’annuncio. L’omessa applicazione del codice comporterà una sanzione amministrativa di 500 euro. “In questo passaggio – ha commentato il presidente degli Albergatori, Gerardo Schuler – sono state accolte alcune richieste specifiche del nostro sodalizio e quindi di Federalberghi e Federalberghi Extra Taormina. La principale novità sta, appunto, proprio nell’obbligo per le strutture extra alberghiere di Taormina di avere il codice identificativo di riferimento. Siamo fieri di essere il primo in Sicilia ad averlo imposto. Speriamo, come imprenditori, con questo atto, di stimolare gli organi regionali affinché promuova questa iniziativa in tutte le località turistiche eliminando sempre più l’abusivismo anche in questo settore”. Il tutto, avviene, comunque, in un momento in cui l’introito della tassa di soggiorno è ridottissimo. In tanti speravano, magari, in una sospensione dell’imposta a scopo promozionale.
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