Stretto di Messina “blindato” durante la Pasqua, emanata nuova ordinanza del Presidente della Regione, Il Governo annulla quella di De Luca.

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Messina – (Di Alessandro la Spina) Il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha emanato una nuova ordinanza con la quale, oltre a confermare molte delle misure restrittive già in vigore da tempo, provvede a “blindare” lo Stretto di Messina dal 10 al 13 Aprile, in concomitanza con le festività pasquali. Nello specifico, l’art. 5 del provvedimento, (richiamando le disposizioni adottate congiuntamente dal Ministero Infrastrutture e Trasporti e dal Ministero della Salute con decreto n° 145/2020, che proroga al 13 Aprile la validità del precedente “Decreto Sicilia” n° 118/2020, con cui si disponeva la sospensione del trasporto marittimo di viaggiatori da e verso l’Isola, salvo eccezioni autorizzate dal Presidente della Regione), stabilisce che, nelle date di cui sopra, l’attraversamento dello Stretto sarà consentito esclusivamente agli appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate, agli operatori sanitari pubblici e privati, ai lavoratori pendolari, nonché per comprovati motivi di gravità e urgenza. L’ordinanza demanda al Coordinatore dell’Unità di Crisi Sanitaria Metropolitana di Messina, di concerto con l’Asp competente per territorio, il compito di provvedere alla intensificazione dei controlli sanitari presso gli approdi della Rada S. Francesco, della Stazione Marittima e di Tremestieri. La decisione del Governatore Musumeci, ha come dichiarato obiettivo quello di funzionare da deterrente contro ingiustificati spostamenti verso il territorio regionale. Sono proprio i giorni di Pasqua, infatti, quelli in cui la popolazione potrebbe essere tentata di raggiungere le più importanti località di villeggiatura siciliane. Il provvedimento in questione giunge nelle stesse ore in cui il Governo Nazionale ha annullato, per difetto di competenza, l’ordinanza del Sindaco di Messina Cateno De Luca, con cui si imponeva alle persone provenienti da Villa S. Giovanni e Reggio Calabria di registrarsi, nelle 48 ore precedenti l’attraversamento dello Stretto, presso un portale telematico gestito dal comune peloritano, fornendo i dati personali e le località di provenienza e destinazione, in attesa che venisse rilasciato il permesso di mettersi in viaggio. Dopo il parere favorevole all’annullamento, reso ieri al Governo dal Consiglio di Stato, il primo cittadino messinese aveva comunque deciso di non ritirare la propria disposizione, dichiarando a riguardo: «Mi vogliono politicamente ammazzare a colpi di lupara di Stato. La riunione straordinaria del Cdm per esaminare il caso De Luca è l’ennesima conferma della trasformazione di uno Stato serio in Repubblica delle Banane che questo governo ha avuto la capacità di fare con l’Italia».

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