Rimosso un tumore di 10 chili all’ospedale “San Vincenzo”

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Taormina – Anche in periodo di Covid si lotta contro il cancro. È stata, infatti, asportata una voluminosa massa tumorale ad un paziente. Mentre al piano terra dell’ospedale “San Vincenzo” si continuano ad effettuare le vaccinazioni al ritmo di 170-180 al giorno, i reparti di eccellenza del complesso non si sono mai fermati. Intanto nel corso dell’attuale epidemia vi è stato un aumento del 20% di mortalità per cancro. Lo testimonia uno studio dell’University College di Londra. La causa sarebbe da attribuire, soprattutto, ai ritardi diagnostici e terapeutici. A soffrire sarebbe, in particolare, proprio la chirurgia che spesso necessita di una terapia intensiva ed alle volte non è disponibile, per trattare tumori di colon-retto, prostata, polmone e mammella. Proprio per questo motivo, da tutto il mondo, è fortissimo l’allarme per sensibilizzare l’opinione pubblica verso le malattie neoplastiche. Una linea di pensiero questa che non è mai stata lasciata dal presidio ospedaliero di contrada Sirina. Proprio mentre si celebrava, infatti, la giornata mondiale della sensibilizzazione per le malattie tumorali, nel reparto di chirurgia ad indirizzo oncologico del “ San Vincenzo “ di Taormina, diretto dal primario, Vincenzo Panebianco, un paziente di 60 anni, veniva sottoposto a intervento chirurgico per l’asportazione di una rara forma di tumore del retroperitoneo. L’intervento è stato eseguito dai chirurghi, Antonino Ricciardello e Fabio Vasta. L’anestesia è stata condotta, invece, da Alessia Barbagallo con l’ausilio degli infermieri Giovanni Petralia e Maria Puglisi. La delicata operazione chirurgica ha permesso la rimozione di una forma di tumore del peso di addirittura dieci chili. Il paziente è stato già dimesso. Un intervento questo che conferma, per l’ennesima volta, come la struttura ospedaliera taorminese si ponga sempre in prima linea nello studio e nella cura dei tumori , grazie anche alla sinergia con gli altri reparti e la direzione sanitaria, diretta da Paolo Cardia, che senza ritardi diagnostici e terapeutici legati alla pandemia, garantisce, ugualmente, l’assistenza sanitaria anche nella situazione particolare che si sta vivendo. Intanto prosegue la corsa di solidarietà per evitare che possa essere messa in atto il depotenziamento del complesso sanitario che negli anni passati è stato organizzato con reparti considerati di eccellenza. L’operazione chirurgica effettuata è la testimonianza tangibile di un’eredità che parte da lontano e che in tanti non vogliono per nulla perdere. Il complesso sanitario è considerato punto di riferimento della sanità non solo per Taormina ma anche per tutta la fascia Jonica ed oltre.

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