Taormina – Nella stagione Covid ridotta praticamente a zero la donazione di organi all’Ospedale “San Vincenzo”. Eppure il reparto di rianimazione è organizzato per gli espianti. Il tutto nasce dall’intuizione dello scomparso primario, Filippo Bellinghieri, che fu pioniere in questo settore. “Avevamo raggiunto – ha spiegato il direttore sanitario del complesso di contrada Sirina, Paolo Cardia – un ritmo di almeno quattro espianti all’anno. Questa era una base che ci faceva ben sperare per l’incremento di questa pratica, comunque, estremamente difficile e complicata. Adesso i numeri si sono drasticamente ridotti e si spera che la donazione possa essere nuovamente incrementata”. Un momento di difficoltà confermato anche dal responsabile del gruppo medico che si occupa di questo settore, Giuseppe Bova. “È questo il momento di sensibilizzare le persone – dice Bova – a considerare la donazione di organi. Con un trapianto, infatti, si può dare una buona aspettativa di vita a chi è affetto da particolari patologie”. Proprio ieri, infatti, si è celebrata la XXIV giornata dedicata a questo settore. “Donare è una scelta naturale” è stato, appunto, il motivo conduttore della campagna su donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule promossa, appunto, dal Ministero della Salute e dal Centro nazionale trapianti in collaborazione con le associazioni di settore. In Italia vi sono 8mila 291 i pazienti iscritti nelle liste d’attesa del Sistema informativo trapianti, gli uomini sono il doppio delle donne, due terzi hanno meno di 60 anni, il più giovane solo 7 mesi. “I pazienti in lista d’attesa sono ancora troppi – ha spiegato dal canto suo il direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo – e l’unico modo per dare il prima possibile una speranza di guarigione a queste persone è incrementare il numero delle donazioni di organi. Purtroppo la percentuale di chi si oppone al prelievo supera ancora il 30%, e diventa sempre più urgente diffondere una corretta informazione per superare le paure e le false credenze ancora presenti nell’opinione pubblica. È proprio questo l’obiettivo della nuova campagna che Ministero della Salute ed il centro nazionale trapianti stanno lanciando in questi giorni”.