Roma – (Di Alessandro La Spina) Italia “graziata” nella guerra commerciale Usa.
Ci sono i coltelli da cucina francesi e tedeschi, i conosciutissimi Airbus europei (da cui tutto ha avuto inizio) e molto altro ancora….. ma niente prodotti italiani. Evidentemente il presidente Trump ama il nostro paese se è vero, come è vero, che il Made in Italy non figura nella revisione dell’elenco di beni di importazione degli Stati uniti da sottoporre a dazi commerciali, resa nota durante l’ultimo fine settimana. Rimane invariato il prelievo doganale del 25% su formaggi a pasta dura, aperitivi e liquori (categorie merceologiche già inserite in lista lo scorso mese di Ottobre), ma non sono state toccate alcune eccellenze italiane, quali vini, pasta ed olio d’oliva, che rischiavano la potenziale imposizione di un dazio fino al 100% del loro prezzo di mercato. “La nostra azione diplomatica e la nostra amicizia con gli Stati Uniti hanno scongiurato il peggio per le nostre aziende. Così difendiamo il Made in Italy, così difendiamo i prodotti della nostra terra, orgoglio della nazione”, ha dichiarato in una nota il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Soddisfatto anche il sottosegretario Ivan Scalfarotto, secondo cui “si è trattato di un gioco di squadra tra Governo, Ambasciata d’Italia a Washington e associazioni imprenditoriali, a conferma che l’Italia, quando è in grado di fare sistema può raggiungere risultati significativi”.
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