Fiume Alcantara; un bene naturalistico che Aiace chiede di tutelare

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Francavilla – Ciò che stupì i primi colonizzatori greci giunti in Sicilia nel 735 a.c. fu sicura-mente lo scenario naturale e suggestivo esistente nella parte orientale dell’ Isola : l’Etna che si ergeva dal golfo di Naxos e l’ Alcantara chiamato Achesines che scorreva verso il mare ricco di pesci e di gustosi molluschi. Ancora oggi in una contrada di Naxos che porta il nome di Mareprovvido vicino Piazza Kalchis si notano degli anfratti e dei piccoli fiordi dove i Fenici e poi i Greci praticavano sicuramente l’arte della piscicoltura. L’ambiente così creato dalla natura costituiva per gli abitatori di queste fertili terre l’elemento che dava un senso alla loro semplice vita. Nello stesso tempo il sito sprigionava grande sacralità evocata da elementi naturali indecifrabili come per esempio le “magiche” fontane di lava zampillanti verso il cielo dal cratere dell’Etna. La foce dell’Alcantara era incantevole con i suoi laghetti di acqua dolce e salmastra; tale luogo lacustre dava rifugio ed ospitalità a fenicotteri, aironi, upupe ed altri uccelli oggi denominati “caccia reale”. La presenza di fenicotteri e cicogne nei laghi e nei fiumi limitrofi alla citta di Naxos è documentata dalle figure prodotte sul vasellame del Museo di Naxos, i cui reperti sono giunti fortunatamente fino a noi. Ancora oggi la flora e la fauna esistono in alcuni anfratti del fiume Alcantara si notano qua e là tra la macchia mediterranea : fiori spontanei , papiri e “budi” ed altre piante acquatiche nonché cefali di acqua dolce, trote, anguille, piccoli salmoni. Come riferisce lo storico greco Tucidide, il fiume un tempo doveva essere navigabile e forse disponeva di vari approdi ; le contrade dirimpettaie oggi chiamate Marzacchina di Calatabiano e Marfaele di Taormina nel logo iniziale comune hanno le lettere Mar che in arabo significano porto. Le gole rappresentano la parte più suggestiva della Valle e del fiume per le pareti di basalto lavico, simili a canne d’organo protese verso il cielo modellate nei vari millenni dalle acque fluenti. La stupenda natura cosi associata non finisce alle Gole ma si spinge sulle colline e sulle rocche fino ai pendii dei Nebrodi, assecondata da un patrimonio agro-edilizio : Castelli , Basiliche, Cube, Borghi mediterranei e rurali nonchè Dimore d’Epoca su un tappeto di vigneti, frutteti, campi di oltraggi, cespugli di ginestre e pale di ficodindia. Bisogna purtroppo constatare che quanto sopra descritto in modo storico e pittorico rischia di essere annullato dalla situazione di degrado che spesse volte si verifica nella Valle Alcantara; nell’estate scorsa anche la Goletta Verde di Lega Ambiente ha rilevato e denunziato il grave inquinamento delie acque del fiume che poi vanno ad inquinare anche il mare e la Baia di Naxos. Ciò è dovuto agli scarichi abusivi che fuoriescono da Enti ed Aziende sia pubbliche che private e in special modo dall’ormai fatiscente Depuratore Consortile di Taormina posto nella contrada Pietre Nere di Giardini, sulla riva sinistra dell’Alcantara. Non solo si tratta di un grave danno alla salute ma l’ambiente così degradato colpirà l’attività turistica e commerciale nell’intero Comprensorio e quindi bisogna augurar-si che l’obiettivo della tutela e della salvaguardia delle bellezze naturali apporti una serena esistenza al cittadino che così potrà sperare in un felice “ Ritorno al Futuro “.
Franz Buda

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