Giardini – Naxos – “Urgente realizzare i lavori di sistemazione del tratto dello svincolo dell’A/18 di Calcarone, recentemente crollato, altrimenti, in Estate, la cittadina naxiota rischia il caos”. È questo, in sintesi, il senso dell’intervento del sindaco della città metropolitana di Messina, Cateno De Luca, che ha effettuato un sopralluogo sulla frana che di fatto ha messo in crisi la Viabilità di una delle cittadine turistiche più conosciute a livello internazionale e del comprensorio. De Luca si è trovato in compagnia del dirigente della città metropolitana peloritana, Salvo Puccio, giardinese “doc”. “La chiusura della strada – ha spiegato Puccio al primo cittadino della città dello stretto – ha spostato il traffico veicolare nel centro di Giardini Naxos e nella frazione di Chianchitta”. In effetti, la Viabilità, senza quel tratto di strada agibile, divorato dal torrente Santa Venera, a seguito del maltempo di qualche giorno fa, ha subito un cambiamento radicale. Certo il pensiero va a quando la mole del transito delle auto aumenterà in maniera esponenziale. “In tanti, dunque – ha detto ironicamente De Luca – potranno fermarsi nel centro. Chiederò al sindaco, Giorgio Stracuzzi, di dare maggiore possibilità di parcheggio, per aiutare, in qualche modo i commercianti, che venderanno, come direbbe il buon presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, più caffè”. Ma in effetti De Luca si è soffermato sul futuro dei lavori da realizzare dove la sfera di competenza sembra essere varia. “Qui dovrà intervenire – ha constatato il primo cittadino – non solo il Cas, da cui dipende la strada, ma anche l’autorità di bacino. Lavori che, ad occhio, potranno costare da 4 a 5 milioni di euro. E ci vorrà adesso anche l’intervento dell’autorità di bacino. Fortunatamente sono solo due i Comuni che saranno interessati al progetto visto che la zona è al confine con il territorio di Taormina”. Insomma una situazione che si annuncia drammatica in vista del momento clou della stagione turistica. Uno scenario questo, dunque, che spinge ad evitare i canonici quattro o cinque anni per intervenire allo scopo di evitare un caos annunciato. “Non voglio essere uccello di malaugurio – ha detto sempre De Luca – ma non vorrei essere nei panni dei giardinesi, durante i mesi più caldi dell’anno”. Si spera, dunque, che i lavori siano avviati al più presto per evitare una baraonda viaria che deve essere evitata allo scopo di salvaguardare la funzionalità delle arterie del polo turistico più importante della Sicilia. È probabile che De Luca, da buon “picconatore”, faccia sentire la sua voce per spingere le autorità ad accelerare i tempi. Si deve intervenire, comunque, su un tratto che è stato negli anni considerato a rischio. Lo testimoniano alcuni lavori effettuati negli anni passati. Una situazione questa che è stata sottolineata da esperti come l’ing. Giancarlo Lo Turco, che ha messo confronto foto attuali con altre precedenti allo smottamento