Taormina – Si prospetta un gemellaggio tra la Perla dello Jonio ed una cittadina della Cina allo scopo di promuovere l’industria turistica locale. L’idea è venuta fuori al termine di un incontro che si è svolto nella sala consiliare di Palazzo dei Giurati. “Stiamo, appunto, avviando – ha riferito il noto tour operator, Nicola Salerno, promotore dell’incontro – una serie di importanti contatti con la lontana Cina proprio per fare in modo che si possano avviare scambi turistici. Il sindaco, Mario Bolognari, ha lanciato la proposta del gemellaggio con il lontano paese con una cittadina che abbia, quantomeno, le stesse caratteristiche di Taormina”. Insomma si va avanti per cercare di fare in modo che i turisti dagli “occhi a mandorla” arrivino, finalmente, nella città del centauro. Nella sala di Palazzo dei Giurati hanno assistito ad una spiegazione da parte di un’agenzia specializzata sulle grandi possibilità del mercato. Ad ascoltare i “segreti” turistici della lontana Cina sono stati il presidente degli albergatori, Italo Mennella, l’albergatore, Gerardo Shuler ed il presidente di “Imprenditori per Taormina”, Carmelo Pintaudi. “Si tratta di un mercato – ha commentato quest’ultimo – che sicuramente chiede qualità. Ci dobbiamo, dunque, preparare ad accoglierlo al meglio. Certamente possiamo e dobbiamo migliorarci”. Ed in effetti, stando a quanto emerso, si chiedono strutture a quattro e cinque stelle. I turisti cinesi, in questa fase, chiedono anche storia e cultura visto che una parte importante del movimento potrebbe essere caratterizzato dalla presenza di giovani desiderosi di apprendere. Intanto proseguono in sordina le attività per organizzare una finction cinese che vedrà come palcoscenico proprio Taormina. “Si sta tenendo massimo riserbo su questo programma – ha concluso Salerno – perché questo programma è molto noto in Cina e si vuole evitare una migrazione di fan. In ogni caso un esperimento del genere è stato effettuato lo scorso anno in Francia. La cittadina turistica che era stata scelta ha aumentato del 200 per cento il movimento cinese. Un buon auspicio questo per Taormina”.