Taormina – Addio a Mario Turchetti ingegno cristallino della località turistica. Una perdita importante che è stata sottolineata sui social. Riportiamo integralmente il ricordo dello scomparso effettuato da Patrizia Bottari la cugina. Assieme a questo il sentito ricordo di Dino Papale, suo grande amico. Alla famiglia Turchetti, ed in particolare al fratello Carlo, vanno le più sentite condoglianze da parte del presidente dell’Associazione Aiace, Giuseppe Spartà e della redazione di Aiacepress. “Purtroppo – dice la Bottari – oggi è venuto a mancare a Ginevra mio cugino e cugino anche di Ernst Fichera. Mario Turchetti nel 1968 ha conseguito il diploma di pianoforte al “Conservatorie de Musique di Ginevra” e nel medesimo anno dopo essersi laureato a Messina in Filosofia con 110 lode e diritto di pubblicazione alla scuola di Girolamo Cotroneo, prosegue gli studi e nel 1982 consegue il dottorato presso la “Faculté des Lettres dell’Università di Ginevra” con una tesi su “Concordia o tolleranza: Francois Baudin e i Moyenneurs”. Dal 1973 al 1983 ricopre il ruolo di Assistente ordinario alla Cattedra di Storia della Filosofia dell’Università di Messina ove nel 1986 viene nominato Professore associato di Storia delle dottrine politiche. Nel 1988 ricopre l’incarico di Professore Associato (Maître d’enseignement et de recherche) alla Chaire d’Histoire moderne della Faculté des Lettres di Ginevra. Nel 1993 diventa Professore Ordinario alla Cattedra d’Histoire moderne della Faculté des Lettres dell’Università di Friburgo. Turchetti ha anche insegnato, in qualità di Professore Invitato, alla Cattedra di Philosophie de la Renaissance dell’Università di Tours, alla Cattedra d’Histoire moderne dell’Università di Neuchâtel e alla Cattedra d’Histoire moderne dell’Università della Sorbona-Paris IV. I suoi temi di ricerca preferiti sono la storia della libertà e della libertà di coscienza e la problematica della tolleranza all’epoca moderna, temi che l’hanno portato a elaborare un saggio storico su “Tyrannie et tyrannicide de l’Antiquité à nos jours” (Paris, Presses Universitaires de France, 2001,” Fondements de la politique”, Classiques Garnier 2013).
I suoi interessi storici, specialmente per l’Europa dal XVI al XVIII secolo, vanno di pari passo con la messa a punto dei criteri metodologici della ricerca, da cui provengono gli studi su alcune “Questions mal posées” dalla storiografia. Una parte considerevole della sua attività è rivolta a chiarire concetti fondamentali e di uso corrente nel pensiero politico giuridico contemporaneo, la cui confusione compromette le riflessioni e i dibattiti su questioni spesso vitali: le distinzioni fra tolleranza e concordia, fra assolutismo e sovranità, fra dispotismo, tirannide e dittatura, fra licenza di terrorismo e diritto di resistenza, studiate sempre dalle origini ai giorni nostri. Primo e unico storico del Male in Politica dalle origini ad oggi, nel suo libro “Tyrannie et tyrannicide de l’Antiquité a nos jours”. A Taormina, in suo onore, il 24 aprile 2003, in occasione della presentazione del libro “Tyrannie et tyrannicide” venne organizzato presso la Fondazione Mazzullo un Convegno internazionale. Tra le conferenze recenti ricordiamo quelle tenutesi nel 2014: all’Università di Rotterdam il 7 febbraio, quella del 6 marzo alla Sorbona-Parigi IV e il 24 giugno al St. Anne’s College di Oxford. Nel 2015 i prossimi appuntamenti si terranno il 7 febbraio a Lovanio e a Madrid il 26 maggio. In suo onore le due Università di Parigi-Sorbona (Storia moderna) e di Parigi-Cartesio (Filosofia politica) organizzeranno il 7 marzo 2015 un Congresso internazionale che avranno come oggetto le sue pubblicazioni bilingue latino – francese (del Cinquecento) dei “Sei libri della Repubblica “di Jean Bodin (Parigi, Garnier Classiques 2013; vol.2, 2015), il più importante trattato del pensiero giuridico e politico del Rinascimento Francese. Ma a Mario Turchetti piace soprattutto ricordare gli affetti familiari: l’amore per la musica trasmessagli da papà Galliano, maestro di molti noti politici taorminesi tra i quali l’ex Sindaco Mauro Passalacqua e l’ex assessore comunale Costantino Papale. Dalla scuola musicale di Galliano Turchetti provengono i docenti Maurizio e Vincenzo Gullotta, che insegnano nelle scuole e nei Conservatori italici. Maurizio Gullotta è stato inoltre uno dei più apprezzati direttori dell’Orchestra a Plettro Città di Taormina. Turchetti ricorda anche la mamma Maria che gli ha trasmesso la passione per il nuoto e che grazie ai preziosi consigli sulla respirazione e la bracciata dello “zio Salvatore” (Fichera ndr), noto campione di nuoto del secolo scorso, lo ha portato a vincere a Bologna, ad appena 14 anni, nel 1958 i campionati italiani di stile libero. Si tratta di un taorminese di successo nel mondo e nel 2011, negli States, gli è stato consegnato il titolo di ‘Uomo dell’anno”. Dino Papale dal canto suo ha scritto: “Mario,col quale ho condiviso tutta la vita (dalle gare di nuoto da ragazzi…ai “conversari”, insieme nelle gioie e nei dolori) dalle 16.50 di oggi ha lasciato questa vita in una clinica di Ginevra ucciso da un male terribile. La sera precedente il suo ricovero mi telefonò (come faceva da 3 anni ogni settimana). Con la voce rauca mi disse: “Sono sempre un amico fedele!”. Un vero signore, dotto, leale, onesto, una bella testa pensante. E l’anno scorso di questi tempi se ne andò me “cumparuzzu” il grande Tony Zermo ! Con chi potrò “conversare” ora?”.