Messina – Riceviamo e pubblichiamo da Giancarmelo La Manna, presidente della sezione di Messina dello Snami. “Il Presidente nazionale Snami ha già evidenziato- dice, appunto La Manna – che addossare inefficienza da parte delle regioni ai Medici di Medicina Generale appare funzionale al disegno tanto denigratorio quanto mistificatorio delle stesse regioni per giustificare l’ingiustificabile tentativo di trasformare i Medici in burocrati al servizio delle stesse burocrazie regionali ed aziendali e non più al servizio dei cittadini come avviene oggi. Così facendo non è più solo un pensiero quello di azzerare la medicina generale e consegnarla al privato, assicurazioni, grossi gruppi finanziari e mutue integrative”
“Da inizio di questa Pandemia Ci siamo caricati anche di compiti istituzionali e di responsabilità professionali aggiuntive riconducenti ad altre figure professionali, non abbiamo mai chiuso gli studi professionali e non chiediamo il green pass e il tampone ai milioni di pazienti che quotidianamente assistiamo ,diversamente da altri presidi sanitari pubblici, -continua Giancarmelo La Manna-siamo stati Medici in prima linea che abbiamo avuto più caduti sul campo , abbiamo assistito e curato a casa 4.800.000 pazienti su 5.000.000 di contagiati in Italia,visto che 200.000 sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere”
“Oggi dobbiamo fare i conti anche con la mancanza di Medici in tutti i settori della medicina generale- aggiunge Giancarmelo La Manna- dovuti ai tagli fatti negli anni dalla politica e in questo momento anche ai pensionamenti e alla poco attrattiva per i giovani Medici che preferiscono altre attività più appaganti professionalmente. E’ quello che sta avvenendo in particolare nella Provincia di Messina dove ai Presidi di Continuità Assistenziale chiusi dalla politica negli anni passati come quello di Taormina (chiusa la ex guardia medica e poi quella turistica che garantivano assistenza ai cittadini e ai visitatori di una delle località turistiche più belle del Mondo ) si aggiunge per esempio la chiusura della guardia medica di Cesarò per mancanza di medici la cui carenza sta mettendo in crisi il normale svolgimento dell’attività di assistenza di molti Presidi.”
“Anche l’Emergenza territoriale 118 è in grande sofferenza –continua La Manna- dovuta anche questa in parte ai tagli della politica, quale il decreto assessoriale 629 del 31 marzo 2017 con cui si tagliano 13 delle 27 ambulanze medicalizzate della Provincia declassandole a non medicalizzate e in parte alla sempre più pressante carenza di organico, espressione di una insoddisfazione della categoria ,che inevitabilmente comporta una medicalizzazione delle ambulanze sempre più a singhiozzo e a secondo del personale disponibile, come per esempio avviene spesso a Francavilla di Sicilia e a Taormina e con presenza di ambulanze che si continuano a tenere senza medico a bordo come quella di Malvagna.”
“Siamo stanchi di una politica sorda e indifferente alle nostre richieste – conclude Giancarmelo La Manna-bisogna impiegare risorse che vadano ben oltre quelle che saranno erogate con il PNRR, vogliamo essere gli attori principali nella pianificazione e gestione dei percorsi di salute, viceversa sarà una sconfitta per tutti noi Medici ,per i pazienti e per le aziende sanitarie”.