Taormina – “Il mare siciliano non sta bene per niente”. Il grido d’allarme arriva da Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente. “Abbiamo registrato, ad esempio un piccolo miglioramento dell’area di Palermo – sostiene l’ambientalista – ed un peggioramento delle zone di Messina, Catania e Caltanissetta – i nostri dati arrivano da un test effettuato su un periplo di mille 600 chilometri di costa. È pur sempre un piccolo monitoraggio che conferma, però, un malessere diffuso. Era un esito che aspettavamo perché non c’è nessun depuratore in più e quelli che ci sono funzionano male”. I dati emergono anche quest’anno dall’azione di Goletta Verde e sono stati resi noti durante “Festambiente Taormina” che si sta svolgendo nel comprensorio turistico. Un vero proprio evento che ha visto come palcoscenico, tra tavole tematiche e visite guidate, vari siti come ad esempio la splendida baia di Isolabella. La mappa dell’inquinamento è stata riferita a Giardini Naxos oltre che da Zanna anche da Caterina Valentino, curatrice della campagna “Salvalarte” per il Circolo Taormina Valle Alcantara di Legambiente. Dei 26 punti monitorati sulla costa, 15 risultano oltre i limiti di legge. Di questi, 10 sono stati giudicati “fortemente inquinati” e 5 “inquinati”. Nel mirino ci sono sempre canali e foci. Per la prima volta quest’anno la Goletta non ha seguito il classico itinerario “coast to coast” a bordo
dell’imbarcazione. Numerosi, comunque, i partner che hanno sostenuto tale iniziativa. Il monitoraggio delle acque della Sicilia è stato effettuato dal 7 al 23 luglio scorsi, da volontari e volontarie dell’associazione. I parametri indagati sono microbiologici comparati con la normativa vigente. Sulle coste siciliane sono stati 2 i punti monitorati in provincia di Messina, entrambi sono risultati “fortemente inquinati”. Si tratta, sempre secondo Legambiente, di un punto sulla spiaggia libera sul lungomare Colombo, in località Divieto, nel Comune di Villafranca Tirrena e di un punto alla foce del torrente Patrì, in località Cantone, nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Sono stati invece 9 i punti campionati da Goletta Verde in provincia di Palermo, uno è risultato “fortemente inquinato” e si tratta del punto in mare sul lungomare Piano Stenditore, in località Porticello, nel Comune di Santa Flavia, mentre i 3 punti “inquinati” risultano essere uno sullo sbocco dello scarico Diaz, in località via Messina Marine a Palermo, uno sulla foce del torrente Nocella nella Contrada San Cataldo fra i Comuni di Terrasini e Trappeto e il terzo sulla foce del torrente Pinto in Contrada San Cataldo a Trappeto. I rimanenti cinque punti, sulla spiaggia di piazza Marina sul molo di Cefalù, sulla spiaggia libera dopo lo stabilimento Mormino al porto di Termini Imerese, sulla spiaggia di Sferracavallo di Palermo nei pressi della pompa di sollevamento, sulla foce del fiume Chiachea nel Comune di Carini e sulla spiaggia La Praiola nel Comune di Terrasini, sono risultati, invece, tutti “entro i limiti”. Dei 3 punti “indagati” in provincia di Trapani, due sono risultati “entro i limiti”, parliamo del punto sulla spiaggia di fronte l’oasi ecologica del lungomare Dante Alighieri a Trapani e del punto sulla spiaggia all’altezza dello scarico del depuratore, nella frazione Marinella di Selinunte del Comune di Castelvetrano. È risultato invece “inquinato” il punto sulla foce del fiume Delia, sul lungomare di Levante di Mazara del Vallo. In provincia di Agrigento il punto sulla foce del torrente Cansalamone, in località Stazzone, nel Comune di Sciacca è risultato “fortemente inquinato”. Per i punti sulla foce del fiume Naro in località Cannatello e sulla
foce del fiume Akragas, in località Punta Akragas, entrambi nel Comune di Agrigento, i risultati sono “entro i limiti”. 2 i punti analizzati in provincia di Caltanissetta ed entrambi risultati “inquinati”: uno sulla spiaggia di fronte la foce del torrente Rizzuto nel Comune di Butera e l’altro sulla foce del fiume Gattano, in località Macchitella, nel Comune di Gela. Il punto sulla foce della fiumara di Modica, in località Arizza, nel Comune di Scicli, campionato nella provincia di Ragusa è risultato “entro i limiti”. A Siracusa, dei due punti campionati, quello in mare di fronte la foce del Canale Grimaldi del Porto di Siracusa è risultato “inquinato”, mentre quello sulla spiaggetta del Granatello di Augusta è “entro i limiti”. Sono 3 i punti analizzati nella provincia di Catania, tutti risultati “fortemente inquinati”. Il primo punto è sulla spiaggia di fronte il canale Forcile nella contrada Pontano d’Arci di Catania, il secondo in mare di fronte lo scarico fognario di Aci Trezza nel Comune di Aci Castello e il terzo sempre in mare, di fronte la foce del torrente Macchia in località Sant’Anna a Mascali, infine, risulta “fortemente inquinato” anche il punto in mare sulla foce del fiume Alcantara in località San Marco nella contrada Pietrenere fra i Comuni di Giardini Naxos e Calatabiano, fra le province di Messina e Catania.