Taormina – Ernst Fichera – Il Consiglio comunale, senza alcun contraddittorio in proposito, (era assente tutta la minoranza consiliare) ha deciso di dedicare il giardino pubblico a Florence Trevelyan e di cancellare la denominazione Giovanni Colonna duca di Cesarò. Dietro a questa decisione vi sono motivazioni politiche o poca conoscenza della storia di Taormina? Molti nell’arco degli anni sono stati pertanto indotti all’errore, tra i quali anche la locale sezione del “Rotary cluib” che alla nobildonna inglese ha dedicato un busto che oggi si trova all’interno del giardino pubblico comunale. Per riportare nel giusto alveo la decisione posta in essere vanno analizzati i documenti esistenti e citate le testimonianze storiche delle persone viventi all’epoca dei fatti, tra le quali risulta di fondamentale importanza quella del Cav. Carlo Zuccaro nota personalità cittadina e grande filantropo. A lui si devono svariate istituzioni cittadine tra le quali la casa di riposo per anziani presente in via Mario e Niccolò Garipoli. Lo stesso Zuccaro finanziò a suo tempo(1928) il restauro della tomba di Lady Florence Trevelyan che si trova nelle colline sovrastanti Taormina in contrada “Francese” ove lei decise di venire sepolta alla fine dei suoi giorni e pertanto si può anche escludere qualunque fine speculativo sulla vicenda da parte del grande filantropo Taorminese. Lo stesso Zuccaro ricorda bene che quando era ancora un ragazzino la nobildonna inglese era ben nota in Città per i suoi atti di generosità nei confronti della popolazione locale soprattutto in occasione delle festività di Pasqua e del Santo Natale. Come si ricorderà Florence Trevelyan quando arrivò a Taormina alloggiò al Timeo ove conobbe il Prof. Cacciola che in seguito divenne suo marito. La Trevelyan donna colta e di grande spessore umano si innamorò di Taormina tant’è che decise di investire in varie parti della Città acquistando tra gli altri i terreni siti a Monte Croce, Monte Porretta, Minnicino, l’Isolabella e tutta la zona confinante con il Teatro antico sottostante l’hotel Timeo ove oggi si trova la villa comunale. Alla fine dei suoi giorni, dato che pure il marito Prof.Cacciola era già venuto a mancare, tutti i suoi averi tramite lascito testamentario vennero donati agli eredi inglesi .Fu l’allora Sindaco di Taormina, Francesco Atenasio a richiedere l’intervento di Giovanni Colonna, Duca di Cesarò che intercedette presso il Governo Italiano e ottenne l’esproprio del terreno ove oggi si trova il parco comunale che venne pagato per decenni dai cittadini di Taormina e di cui ancora oggi vi sono tracce contabili e finanziarie poiché si trattava per l’epoca di somme ingenti e pertanto si è dovuto procedere con una lunga rateizzazione dell’importo necessario per procedere al pagamento dell’esproprio. Sono state pertanto generazioni di Taorminesi a pagare per riappropriarsi di questo spazio pubblico e pertanto ci domandiamo: ma per questa amministrazione a guida Bolognari è più importante il nome della villa comunale o il fatto che sta praticamente cadendo a pezzi soprattutto la zona delle cosiddette “torrette” ove il rischio di crolli è praticamente imminente?