Taormina – (Riceviamo e pubblichiamo da Ernesto Fichera, nota guida turistica taorminese) “Chi si trova a passare a Taormina in questi giorni non può davvero non assistere ad un fenomeno che con carenza periodica e sarebbe meglio precisare “annuale” oramai avviene ogni anno a fine ottobre sin da qualche decennio orsono: la chiusura selvaggia delle attività commerciali ed alberghiere nel “salotto buono” e nella zona a mare. Ed è così un brulicare di carta di giornale nelle vetrine con tanto di scritta “ci vediamo nella primavera del prossimo anno…”Tutto ciò ovviamente “scoraggia” i visitatori e croceristi che giungono a Taormina nei mesi autunnali ed invernali che nonostante tutto, data la favorevole situazione climatica arrivano numerosi da ogni parte del mondo: basta vedere ciò che accade sul Corso Umberto o lungo le spiagge nei weekend o nelle giornate festive ove vi è tutto un brulicare di turisti. Sa tanto del cane che che si morde la coda: gli imprenditori sono spesso costretti a chiudere per l’impossibilità di trovare del personale “disposto a lavorare” al di fuori dei canonici sei mesi e al contempo ci si lamenta della crisi occupazionale che morde forte come non mai. Appare poi davvero paradossale che a “Palazzo dei Giurati” nessuno faccia nulla per evitare questo “scempio” che crea un danno d’immagine non indifferente ai pochi albergatori ed imprenditori che ” nonostante tutto” fanno enormi sacrifici economici pur di rimanere aperti anche nei mesi invernali. Nei mesi estivi la città è letteralmente invasa da sedie e tavolini che a volte non consentono neanche il normale transito pedonale e la piazza principale della Città per circa un terzo è da decenni concessa ad un’attività commerciale che adesso ha già chiuso! Ma davvero la giunta municipale è convinta che per potere affrontare seriamente l’argomento “destagionalizzazione” basti qualche totem e la “zip line”? Taormina oggi non possiede neanche più un locale da ballo regolarmente nei mesi estivi si balla in piazza o in spiaggia e i gestori fanno a gara per “accaparrar si” il cliente che consuma! La permanenza media a Taormina come si evidenzia anche dai pernottamenti è calata rispetto a decenni orsono anche perché una volta visitato il teatro antico ed il centro storico nei giorni successivi ci si deve organizzare in escursione per non “annoiarsi”: in questa ottica altre località in Sicilia nel frattempo si sono organizzate meglio di noi e a prezzi più contenuti! A dimenticavo che siamo già in “campagna elettorale” e pertanto l’argomento “suoli pubblici” è già diventato tabù… Sarebbe il caso di affrontare in questi mesi invernali i problemi connessi alla principale fonte di reddito cittadina ovvero il turismo piuttosto che “crogiolarsi al sole” in una sedia a sdraio in Thailandia!”.