Taormina – Ancora la stagione turistica, a novembre inoltrato, non è conclusa e la chiusura completa del casello autostradale di Spisone non è stata certa accolta con favore da parte di imprenditori ed operatori del settore turistico. Finora si poteva usufruire solo in parte del casello. Da ieri, invece, il transito, in qualsiasi direzione, è stato completamente bloccato. Si trattava, comunque, di una chiusura programmata che, ugualmente, ha messo in grande difficoltà gli arrivi, su gomma, nel cuore della città del Centauro. “Siamo sempre alle solite – ha detto il presidente dei B&B, Giovanni Ficarra – manca la programmazione degli interventi. Sarebbe stato meglio realizzare le opere in altro momento”. Anche i commercianti sono preoccupati. “La stagione turistica – sostiene Carmelo Puntaudi, presidente dei commercianti di “Intenditori per Taormina – fortunatamente ancora prosegue. I lavori dovevano essere, però, rinviati in un periodo di minor frequentazione di Taormina”. E sempre ieri si sono vissuti disagi non solo per i residenti della zona, causato da un aumento smisurato del traffico, ma anche per quanti volevano raggiungere in breve tempo la città del Centauro per visitarla. “Quanto accaduto – racconta, Ernesto Fichera, presidente provinciale delle guide turistiche – ha davvero evidenziato la totale mancanza di sinergia fra i vari settori dell’accoglienza turistica, l’amministrazione e il Cas. Nella giornata si trovavano almeno tre navi da crociera nei dintorni di cui due a Messina e una a Catania, per un totale di circa 50 bus di visitatori che dovevano giungere a Taormina. Era facile, per tanto, intuire i disagi che potevano scaturire dalla totale chiusura del casello autostradale in entrata ed uscita. Si potevano benissimo posticipare questi lavori attendendo la fine anche della stagione delle crociere. La totale mancanza di comunicazione fra il consorzio che gestisce l’autostrada, l’amministrazione di Taormina e cittadini e utenti , probabilmente, scaturita dalla totale incapacità da parte del governo cittadino di imporsi ove queste decisioni vengono prese sulle spalle dei cittadini senza riuscire minimamente a far valere le proprie ragioni ed a tenere conto delle esigenze degli utenti”.