Briatico – Le associazioni “Earth Calabria”, “Ambiente é /e Vita” ed “Aiace” contestano l’orrore accaduto nel centro di accoglienza per migranti della cittadina calabrese.
“Abbiamo assistito ad un fatto gravissimo e vergognoso – dichiarano all’unisono, Carmine Levato, presidente di “Earth Calabria” e dirigente delle guardie zoofile, Benigno d’Orazio, presidente di “Ambiente é /e vita” e Giuseppe Spartá, presidente di “Aiace” – pertanto chiediamo che venga fatta piena luce sul caso del cane cucinato. Invitiamo, da subito, le associazioni interessate ad intervenire in maniera decisa stigmatizzando questo grave fatto. Ci domandiamo, infatti, se sia normale cucinare un povero amico dell’uomo anche se fosse stato trovato morto. Siamo sconcertati da un fatto gravissimo che deve portare a riflettere e fare intervenire lo Stato Italiano nei confronto di questi atti vergognosi”.
Le associazioni chiedono, dunque, che sia fatta chiarezza. Per questo motivo si invitano le associazioni animaliste a costituirsi parte civile appena verranno accertate eventuali responsabilità da parte degli organi competenti. “Il cane é un piatto molto amato in Nigeria: ci rendiamo conto? – concludono i tre presidenti – si invitano le istituzioni Italiane a fare valere i nostri valori”.