Ustica – Sono iniziate nel mare di Ustica le attività di documentazione e rilievo in 3D del cosiddetto “relitto profondo” di Ustica, una nave romana integra che si trova sul fondale a 200 metri dalla costa a 80 metri di profondità. Durante un’immersione di ricognizione effettuata lo scorso anno con il batiscafo dall’altofondalista Riccardo Cingillo, venne individuato il relitto di una nave e un cumulo di anfore. Gli studi propedeutici e il video sono stati sottoposti all’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, che ha riconosciuto il valore dell’impresa, approntando le risorse necessarie per programmare la campagna di indagini strumentali e visive che viene condotta in questi giorni da un team internazionale che ha visto impegnati gli altofondalisti siciliani guidati dallo stesso Riccardo Cingillo.