Taormina – Il Ministero dell’Interno, a seguito dell’intesa raggiunta in Conferenza Stato-città ed autonomie locali nella seduta del 23 giugno 2020 e in attesa dell’emanazione dei decreti, ha reso noti i dettagli dei contributi attribuiti a ciascun Comune a compensazione di alcune minori entrate previste dal DL n. 34/2020. In particolare si tratta degli allegati riparti di: • ristoro delle minori entrate derivanti dalle esenzioni dall’Imu per il settore turistico (art.177) per il quale Taormina ottiene 425.592,91 euro; • ristoro delle minori entrate dovute all’esonero dal pagamento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap/Cosap), con riferimento alle occupazioni dei pubblici esercizi (art.181) per il quale taormina ottiene 153.092,39;• ristoro parziale delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno, per il quale Taormina ottiene 500.488,60 euro. Appresa la notizia, il Sindaco Mario Bolognari ha commentato: “Come avevamo ampiamente previsto, si tratta di cifre assolutamente insufficienti, frutto di un errato calcolo delle perdite da parte dei comuni. Parliamo di meno del 20% del calo di entrate e questo non può essere tollerato. In sede di conversione, ormai giunta all’ultima settimana, visto che il 19 luglio è fissata la scadenza per convertire il decreto-legge in legge, il Parlamento non aumenta questi ristori, i comuni turistici potranno chiudere i battenti e dichiarare il dissesto. In particolare, l’imposta di soggiorno è stata calcolata in modo ridicolo, prevedendo per tutta l’Italia appena cento milioni, circa 25 centesimi a pernottamento con riferimento al 2019. Noi abbiamo un gettito per il 2019 che, invece, è di circa 3 euro a pernottamento: la sproporzione è grandissima. Ripeto: se il Parlamento non porta almeno a 400 milioni questo ristoro, noi siamo disposti a proteste clamorose in difesa della realtà dei fatti e di un comparto, quello turistico, che ancora oggi, metà luglio, sta soffrendo gravemente”.