Taormina – “L’associazione consumatori “Aiace” è vicina alla problematiche che quotidianamente vivono i pendolari che usano il treno”. Lo dice il segretario nazionale del sodalizio, Giuseppe Spartà. L’occasione è stata dettata da quanto accaduto alla stazione ferroviaria della “città del centauro” con il primo treno regionale veloce partito da Messina per Siracusa alle ore 5.13. “Il treno 3865 arrivato a Taormina – stando al racconto dei pendolari – viene stoppato per un guasto tra Taormina la stazione di Fiumefreddo di Sicilia e, fin qui tutto regolare. I tempi di attesa si allungano e viene inviato un bus sostitutivo alla stazione di Taormina con soli 16/20 posti, lasciando così buona parte dei pendolari a terra. Al danno la beffa, mentre i pendolari rimasti a terra aspettavano l’arrivo di un secondo bus, veniva fatto partire il treno regionale 3865 lasciando a terra tutte quelle persone che erano fuori ad aspettare il bus sostitutivo. E’ inimmaginabile quanto è successo stamane alla stazione di Taormina, nessuna “tempestiva” informazione da parte di chi opera e gestisce sia il trasporto che l’infrastruttura ferroviaria. Nessun numero telefonico dove poter chiamare per avere informazioni”. “Una domanda ci sorge spontanea – sottolinea Giosuè Malaponti, Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer – se l’inconveniente tecnico era già in programma dalle ore 2.30 come descritto su “Fsnews.it”, perché i bus sostitutivi non hanno funzionato così come previsto, visti gli enormi ritardi, disagi e disservizi? Chi paga per tutto questo? Chi risarcirà i pendolari per le ore di lavoro perse e da recuperare? Questi i numeri dei disagi di venerdì 11 maggio: 1131 i minuti di ritardo accumulati dai 54 treni monitorati tra Messina-Catania e Siracusa e 458 sono i treno-km soppressi. Chiediamo al Presidente della Regione, Musumeci e all’assessore regionale ai Trasporti, Falcone di fare luce su questo enorme disagio/disservizio procurato a migliaia di utenti del trasporto ferroviario, tenuto conto che la Regione Siciliana paga all’impresa Ferroviari Trenitalia Spa 111,5 milioni di euro per il trasporto ferroviario e che anch’essa viene danneggiata da questi problemi tecnici, sempre più frequenti, alle infrastrutture ferroviarie”.