Ai bagnini che hanno perso il lavoro spetta il contributo da 600 del decreto “Cura Italia”

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Roma – L’assegno da 600 euro spetta anche ai bagnini che hanno perso il lavoro a causa del Coronavirus. “Il decreto “Cura Italia” – scrive il presidente della “Società nazionale di Salvamento”, Giuseppe Marino – sancisce che “ai lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° Gennaio 2019 e la data in vigore della presente disposizione (17/03/2020), non titolari di pensioni e non titolari di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore dalla presente disposizione (17/03/2020) è riconosciuta una indennità […omissis…] pari a 600 euro”. Di conseguenza tutti coloro che sono stati impiegati come Bagnini (sia Piscina che Mare) e che a qualunque titolo hanno perso il posto di lavoro prima del 17 Marzo 2020 hanno diritto ad una indennità di 600 Euro.  I Bagnini che sono nelle condizioni sopra dette possono fare richiesta dell’indennità esclusivamente attraverso il sito dell’INPS. Per fare la domanda occorre: 1) essere in possesso del PIN (Personal Identification Number), codice identificativo personale che consente l’accesso ai servizi online dell’INPS; 2) chi non fosse in possesso del PIN, deve richiederlo all’INPS, accedendo al sito INPS, e seguendo le procedure di “Richiesta PIN online”. Terminata la procedura, INPS invia la prima parte del PIN via SMS (email o pec), la seconda parte del PIN viene spedita a mezzo posta orinaria all’indirizzo di residenza. Per inoltrare la domanda di indennità è sufficiente la prima parte del PIN ricevuta.Procedure: Dal sito INPS si deve entrare in “MyINPS” (oppure cliccare sull’icona “Indennità 600 euro”); – si deve accedere a Indennità Covid19 – invio domanda; – si deve inserire un numero telefonico cellulare e un indirizzo e-mail; – si seleziona poi il tipo di indennità da ricevere “Lavoratori stagionali del turismo art. 29”; – si indica il tipo di qualifica “Lavoratore stagionale del turismo”; – si deve indicare la modalità di pagamento ed inserire il proprio IBAN”. “Parlando dei bagnini delle piscine – precisa Alessandro Marco Gaglio, da sempre riconosciuto esperto del settore – hanno un contratto sportivo non legato all’Inps. Ma non tutti perché se sono società di capitale o ditte individuali che li hanno assunti allora il contributo spetta di sicuro. Gli altri, vedi, ad esempio, associazioni sportive non pagano ritenute Inps. Gli stagionali, invece, non perdono e non hanno perso il lavoro per colpa del CoronaVirus ma normalmente hanno cessato il loro rapporto di lavoro nel 2019 perché è finita la stagione balneare. Per quanti, dunque, lavoravano in strutture  invernali che sono stati costretti a cessare il rapporto di lavoro a causa del coronavirus (piscine alberghi chiusi) a loro spetta il sussidio.

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