Personale infermieristico colpito dal Covid chiede aumento di stipendio

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Taormina – Obiettivi puntati sulla situazione del personale infermieristico dell’ospedale “San Vincenzo” ed oltre. In questi giorni davanti all’ingresso principale del presidio di contrada Sirina, è stato allestito un banchetto per la raccolta firme di un’ iniziativa a carattere nazionale da parte della “Federazione sindacati indipendenti – Unioni sindacati autonomi europei”. “È questa l’occasione – ha spiegato il rappresentante della sigla sindacale, Mauro Bonina – per parlare anche del fatto che la direzione dell’Asp di Messina non ha ancora versato agli infermieri quanto spetta per i progetti Covid relativi alla prima ondata. Manca poi al Pronto soccorso l’assegnazione del personale socio sanitario. Sarebbe importante avere a disposizione almeno 5 unità. Sono figure indispensabili per l’attività del reparto”. Insomma segnalata ancora una mancanza di personale al complesso sanitario dove, in un passato recente, è stata lamentata anche la mancanza degli anestesisti e di medici al reparto di Ortopedia. Intanto nel banchetto, al quale si è trovato anche l’infermiere, Gaetano Salvo, si sono recate tante persone a sostegno di un’iniziativa che intende risolvere una problematica che, per il sindacato, è decisiva. “La petizione che stiamo realizzando ha fatto tappa – ha spiegato il segretario regionale di “Fsi  – Usae” – nel complesso ospedaliero taorminese. La sottoscrizione è rivolta, appunto, agli infermieri e 21 professioni sanitarie che sono state chiamate ad aggiungere la propria firma ad una richiesta di intervento urgente. Puntiamo a chiedere al Governo uno stipendio di almeno 2mila euro. Non siamo d’accordo sulla legge di Bilancio che ha previsto una cifra che rappresenta una vera elemosina, solo 60 euro mensili per gli infermieri e poco più di 30 euro per le altre professioni che si sono impegnati nella lotta al Coronavirus che ha mietuto, proprio in questa categoria, numerose vittime”. Una situazione per i rappresentanti dei lavoratori insostenibile visto che, addirittura, questo insignificante aumento dovrebbe essere riconosciuto solo alla stipula di un nuovo contratto di assunzione. Stando a quanto riferito ai medici, invece, sarebbe stato già erogato un aumento relativo all’emergenza Covid. “Cni-Fsi – conclude il sindacalista – chiede agli infermieri e tutte le professioni sanitarie e socio sanitarie di protestare. Gli stipendi che a loro sono riconosciuti sono, sicuramente, inadeguati all’aumento del costo della vita”. Da Taormina, dunque, una iniziativa che punta a migliorare le condizioni lavorative di un comparto che vuole sia riconosciuta anche la dedizione al proprio lavoro in un momento di emergenza come la pandemia che sta interessando la nostra nazione. Nei prossimi giorni il documento sarà presentato agli organi nazionali per avere nel più breve tempo possibile risposte concrete ad un malumore diffuso in uno dei settori fondamentali della Sanità nazionale.

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