Taormina – Riceviamo e pubblichiamo dalla guida turistica, Ernesto Fichera. “Nonostante tutti i buoni propositi – dice appunto l’operatore turistico – ci lasciano un po’ basiti le dichiarazioni dell’assessore al turismo del Comune di Taormina Andrea Carpita su come intende procedere per affrontare il problema di limitare la diffusione del Covid-19 nella fase successiva al contenimento domestico preventivo.Taormina è una “Città aperta al turismo internazionale” e pensare di collocare dei check point stradali o all’interno dei parcheggi cittadini ove effettuare dei tamponi o prelievi sierologici ci sembra un’idea davvero poco praticabile.E’ più che giusto cercare di proteggere la salute di operatori economici e residenti dai rischi di un contagio ma non si può davvero pensare di trasformare la capitale del turismo isolano in una Bagdad ove i parcheggi diventano una sorta di laboratorio di analisi sierologiche. Bisogna inoltre non dimenticare che operazioni del genere effettuate con misurazioni preventive della temperatura possono generare ovvie problematiche connesse alla privacy senza contare la legittimità di tali controlli poiché si rischia di ledere i diritti costituzionalmente garantit”.
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