Decreto Sostegni bis: sospese fino al 30 giugno le cartelle esattoriali. Presto, Riscossione Sicilia non esisterà più

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Roma – (Di Alessandro la Spina) Buone notizie per i contribuenti che, per svariati motivi, non hanno potuto ottemperare alla corresponsione dei tributi nei confronti dell’erario. Con l’approvazione del decreto sostegni bis (d.l. n° 73/2021), pubblicato in gazzetta ufficiale nei giorni scorsi, si dispongono, infatti, diversi tipi di agevolazioni fiscali, tra le quali vi è la proroga, al 30 giugno 2021, delle sospensioni relative a notifica di atti, procedure di riscossione, pagamenti di cartelle esattoriali e rateizzazioni. Sul sito internet dell’agenzia delle entrate, alla voce FAQ, si possono consultare tutti gli aggiornamenti, ma ogni informazione può essere ottenuta anche tramite l’app Equiclick o chiamando il numero telefonico 060101. Entrando nello specifico, le misure adottate dal governo dispongono la proroga dal 30 aprile al 30 giugno 2021 del termine di sospensione riguardante i versamenti di tutte le entrate tributarie e non, derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivo o di addebito Inps, la cui scadenza viene a cadere tra l’8 marzo 2020 e il 30 giugno 2021. Il blocco riguarda anche gli importi delle rate dei piani di dilazione che scadono nel medesimo lasso di tempo (per i soggetti aventi residenza, sede legale o operativa nei comuni ubicati in “zona rossa”, di cui all’allegato 1 del DPCM 1° marzo 2020, essa decorre dal 21 febbraio 2020). Le somme dovute, dovranno essere versate entro il mese successivo alla fine del periodo di sospensione, quindi il 31 luglio. Trattandosi di un sabato, l’ultimo giorno utile slitta a lunedì 2 agosto. Prorogato al 30 Giugno, inoltre, il fermo dell’attività di notifica di nuove cartelle, avvisi e ulteriori atti rientranti nella competenza dell’Agenzia delle entrate-riscossione. Rimangono sospesi fino alla stessa data, gli obblighi di accantonamento derivanti da pignoramenti presso terzi effettuati prima dell’entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative a rapporti di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati. Ferme fino alla fine di Giugno anche le verifiche di inadempienza effettuate da pubbliche amministrazioni e società a prevalente partecipazione pubblica, prima di disporre pagamenti con importo superiore a cinquemila euro. Gli Enti in questione potranno, pertanto, procedere ai versamenti in favore dei beneficiari. Ultima, ma non ultima novità, riguarda il definitivo scioglimento di “Riscossione Sicilia S.p.A”, che a partire dal 1° Ottobre, cesserà di esistere, trasferendo le proprie funzioni all’agenzia delle entrate. Quest’ultima gli subentra a titolo universale in tutti rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, acquisendo alle proprie dipendenze il personale in servizio.

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