Roma – Presto addio al tanto utilizzato “cash”. Dal primo di luglio la soglia scende a 2mila euro (1.999.99, euro per l’esattezza). Contestualmente si da il via al credito d’imposta per le commissioni addebitate per l’utilizzo del Pos. Si tratta nelle intenzioni di un modo di agevolare il pagamento elettronico. In sostanza, i costi sostenuti da professionisti e dalle imprese sulle transazioni effettuate, ad esempio con le carte di credito o similari, si tramuterà in un bonus fiscale pari al 30% di quanto addebitato per spese bancarie. Per ottenere il credito dovrà essere inviata una non semplice comunicazione all’Agenzia delle entrate. Un’applicazione questa destinata ai contribuenti che nell’anno precedente abbiano realizzato ricavi o compensi fino a 400mila euro. Il credito sarà utilizzabile solamente in compensazione. Un’eventuale mancata accettazione del pagamento elettronico comporterà una multa per un valore fisso pari a 30 euro con l’aggiunta del 4% del valore della transazione rifiutata. Il tutto avverrà su denuncia del consumatore.