Bolognari rinuncia alla sua indennità di carica da 36mila 800 euro annui, i soldi andranno alle famiglie bisognose

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Taormina – Il sindaco, Mario Bolognari, va in pensione e rinuncia, contestualmente, alla sua indennità di carica. Lo ha deciso una delibera di Giunta. Il primo cittadino, per la sua attività a Palazzo dei Giurati, avrebbe dovuto ottenere 36mila 800 euro annui. È questo l’effetto della cessazione della sua attività presso l’Università peloritana, avvenuta ad ottobre del 2020, che ha determinato un raddoppio del suo “stipendio” da primo cittadino della cittadina turistica. Quest’ultimo, però, ha deciso di non introitare il compenso per la sua attività che corrisponderebbe ad un mensile di oltre 3mila euro. Bolognari, comunque aveva già rinunciato alla sua precedente indennità. Certamente una situazione che, difficilmente, si era vista prima. Quello di Bolognari è uno dei pochi casi di sindaci taorminesi che hanno rinunciato al proprio compenso. I soldi che erano a lui destinati andranno ad uno speciale fondo a sostegno delle famiglie bisognose. Uno sforzo economico importante che, adesso, ha, dunque, un ammirevole scopo benefico. Numerosi sono gli amministratori locali che hanno deciso, in tutta Italia, di attuare il medesimo indirizzo del primo cittadino taorminese. Bisogna ricordare, infine, che Bolognari è al suo terzo mandato alla guida di Palazzo dei Giurati. Sicuramente potrebbe riproporsi alla città nel corso della campagna elettorale del 2023 per la sua quarta esperienza alla guida di Palazzo dei Giurati.

1 commento

  1. Complimenti Signor Sindaco ,questa notizia che apprendo adesso,mi rende felice,anche perché conferma quello che diceva mio marito quando era Segreterio Generale al Comune di Taormina :Il Professore Bolognari è una persona competente, generosa ed onesta.

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