Aumentare il limite per l’utilizzo dei contanti a 10mila euro, quali vantaggi? 

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Roma – (Di Giovanni Emmi) Sta facendo discutere il tema dell’utilizzo dei contanti con l’aumento della soglia a 10.000 euro per i pagamenti, dagli attuali 2.000 euro. 

Quella di ridurre la soglia per l’utilizzo dei contanti è una misura che, in parte dell’opinione pubblica, serve per contrastare il fenomeno dell’evasione e del riciclaggio di denaro, legato soprattutto ad attività criminali. 

L’argomento contrapposto è quello culturale, ossia che limitare la circolazione del contante non contrasta evasione e attività criminali, che si organizzeranno di conseguenza, trovando modelli comportamentali per aggirare l’ostacolo. 

Ed è proprio la cultura, non l’economia, la chiave di lettura di un aumento nell’utilizzo del contante nelle transazioni. 

I paesi che in Europa utilizzano meno il contante sono Svezia, Danimarca e Finlandia, quelli che ne fanno un uso maggiore sono Romania e Bulgaria. 

Premesso che quello scandinavo e quello balcanico sono due modelli culturali distanti dal nostro, non sfugge quale sia il modello che stiamo inseguendo. 

A questo punto mi chiedo se ne valga la pena, ed analizzando pro e contro di una misura di aumento dell’utilizzo dei contanti è possibile giungere ad alcune conclusioni, eliminando gli argomenti di contrasto all’evasione e al riciclaggio, sul quale si può opinare. 

Il limite all’utilizzo del contante è una azione culturale per incentivare i cittadini all’impiego di strumenti digitali, moderni e evoluti.  

Aumentare questo limite lancia un messaggio che può avere due diverse letture. La prima è che ormai abbiamo raggiungo l’obiettivo e l’italiano ha raggiunto una cultura digitale che non rende più necessario un intervento persuasivo della politica. La seconda è che non si intende più proseguire con questa azione culturale. 

Quest’ultima lettura, induce a una riflessione ulteriore sul destinatario di questa azione culturale. Sostanzialmente si tratta di quei cittadini con uno status culturale digitale (e non solo) inferiore alla media, rispetto ai quali è corretto fare una riflessione di tipo sociale, non economica, neanche in questo caso. 

Ad un giovane scolarizzato, nato dopo gli anni ‘90 non credo che l’aumento della soglia dei contanti interessi più di tanto e possa incidere sul suo vivere quotidiano, se non il rischio di sentirsi rispondere in un qualsiasi esercizio “il POS è guasto, puoi pagare in contanti, tanto il limite è 10.000 euro”.

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