A bagnomaria tra i ghiacci di Svezia, esperienza del prof. Manlio Passalacqua e compagni

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Taormina – Mentre tra pochi giorni qualche taorminese, se si potrà, andrà a cercare spiagge assolate, magari in Thailandia, c’è chi ha provato l’ebrezza di un bagno a meno 8 gradi centigradi. Il gruppo di esplorazione guidato dal prof. Manlio Passalacqua (noto geologo esperto di speleologia) e di cui fanno parte il prof. Franco Vinciguerra e la professoressa Rosalba Ruggeri, ha voluto effettuare questa esperienza inconsueta per dei siciliani abituati a ben altre temperature. Così il terzetto si è imbarcato sulla rompighiaccio “Arctic Explorer Icebreaker” nei pressi della città di Pitea, in Svezia, lungo uno dei fiordi che caratterizza il mare di Botnia settentrionale. Il “bagnetto”, con mute speciali, è stato effettuato, appunto, con meno 8 gradi centigradi all’esterno e circa zero gradi in acqua. Nei giorni scorsi gli intrepidi, in questo viaggio culturale tra i ghiacci, hanno battuto la Lapponia svedese a caccia di aurore boreali, con temperature esterne che hanno toccato i meno 25 gradi centigradi riuscendo, la notte di capodanno, ad immortalarne la danza, in genere molto difficile e sfuggente agli occhi dei turisti inesperti. I professori, infine, hanno attraversato in macchina un breve braccio di mare congelato che separa Lulea da una delle isole del suo arcipelago circostante. 

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