Vulcano – “L’isola è in agitazione – racconta il geologo, Manlio Passalacqua, che ha effettuato in questi giorni un sopralluogo nell’isola che sta destando tanta apprensione per la recente attività delle fumarole – La preoccupazione si avverte per la strada nei negozi nei ristoranti. Tutti parlano più o meno velatamente della crisi fumarolica che interessa l isola dai primi d’ottobre. Due famiglie hanno dovuto abbandonare la propria abitazione dopo che i tecnici hanno rilevato valori di saturazione totale in CO2, vicino al 100%, all’interno dei locali a finestre chiuse. Questo significa possibilità o meglio certezza d avvelenamento per uomini ed animali. Si parla anche di faglie vulcano-tettoniche mobilizzatesi dopo secoli di inattività sotto le civili abitazioni, con conseguente fuoriuscita di gas correlati verosimilmente alla colonna magmatica che si muove nel condotto del cratere principale della isola. Le immagini aeree mostrano un eccezionale incremento della attività fumarolica nei bordi e nei fianchi del cratere, talvolta lungo direttrici (faglie o fratture) che verosimilmente si sono mobilitate con un probabile rigonfiamento del suolo, e relativo aumento delle temperature. I tecnici tengono monitorata la situazione molto attentamente e sono numerosi gli scienziati giunti da ogni parte del mondo. La scienza si dichiara – prosegue Passalacqua, che ha effettuato uno spettacolare report fotografico della situazione – abbastanza perplessa per quanto accade a Vulcano. I geochimici dell’ università di Palermo stanno rilevando tipologie di gas e temperature e dichiarano che le temperature delle fumarole sono di poco superiori alla norma (circa 350 Celsius). La colonna del magma è stimata ancora molto profonda (3.5 km sotto la superficie) ma gli stessi dichiarano tra le righe che il livello di allerta giallo sembra loro inadeguato, vista la situazione attuale e la pericolosità che potrebbe nascondere”. Si sono svolti tanti incontri tra scienziati e Protezione civile per valutare la situazione ed eventualmente aggiornare il livello di allerta. Confermata la morte di alcuni gatti nelle case evacuate a causa della CO2 che si stava accumulando negli strati bassi della casa (è un gas più pesante dell’ aria).