Roma – “Auspichiamo maggiori controlli e regolamentazione sul cosiddetto mercato del sesso”. Lo dice il presidente del sodalizio a difesa dei consumatori, Giuseppe Spartà. “Sembrerebbe – dice il presidente – che questo settore stia continuando ad aumentare il fatturato nonostante le restrizioni legate all’epidemia in atto. I clienti sono, spesso, rappresentativi delle più svariate classi sociali e livelli di istruzione, molti sono, addirittura, sposati o hanno partner regolari e figli. Ma il vero e proprio boom riguarda la prostituzione via web: l’offerta si sarebbe spostata prepotentemente dalle strade agli smartphone, attraverso siti, pagine web e portali con annunci specializzati dove donne consenzienti pubblicizzano i propri servizi, raggiungendo un bacino di utenza potenzialmente illimitato. Per fronteggiare il dilagante fenomeno, alcuni sindaci hanno emesso delle ordinanze per prevenire il ‘degrado urbano’ con l’unico risultato di spostare le attività in zone periferiche facendo, addirittura, lievitare i costi. In questo periodo caratterizzato da una terribile crisi economica dovuta all’esplosione del Covid-19, dove i contatti ravvicinarti costituiscono, un potente veicolo, è assolutamente necessaria una regolamentazione legislativa del fenomeno che controlli rigorosamente il fenomeno definendo l’esercizio della prostituzione e le modalità stringenti in cui può essere realizzata, per contrastare – oltre il diffondersi dell’epidemia – lo sfruttamento delle ragazze letteralmente schiavizzate e colpire i guadagni della criminalità organizzata”.