Ospedale “San Vincenzo”: individuati 4 posti “anticovid” in caso di “grande ondata”

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Taormina – L’Ospedale “San Vincenzo” si prepara ad un possibile peggiorare della pandemia in Sicilia. Qualora la situazione dovesse precipitare il complesso di contrada Sirina, tradizionalmente non specializzato per fronteggiare il Covid potrebbe essere pronto per quattro posti di terapia intensiva. Il direttore generale dell’Asp di Messina, Paolo La Paglia, accompagnato dal direttore sanitario, Dino Alagna, si è recato ieri mattina nel complesso di contrada Sirina, per verificare, appunto, la piena funzionalità dei quattro posti di terapia intensiva, già dedicati alla terapia antalgica, da utilizzare come posti letto aggiuntivi per eventuali persone affette da Covid. Al sopralluogo erano presenti il direttore del dipartimento Cure Ospedaliere, Paolo Cardia (che conosce bene il presidio visto che ne é stato per anni il direttore sanitario), il direttore della “Uoc”, professioni sanitarie, Carmelo Spina e il direttore della Uoc di Anestesia e Rianimazione, Giacomo Filoni. “Insieme al direttore sanitario Alagna – ha riferito La Paglia – abbiamo voluto verificare che tutto fosse pronto per assistere in terapia intensiva, in caso di necessità, malati Covid anche a Taormina. l’Assessore alla Salute, Ruggero Razza, per fronteggiare la pandemia, ha disposto l’aumento ulteriore di circa 200 posti letto di terapia intensiva in tutta la Sicilia, che per l’Asp di Messina sono stati individuati all’Ospedale taorminese. Durante il sopralluogo sono stati anche visitati i nuovi locali della “Uosd Breast Unit” diretta dal medico in prima linea, Luisa Puzzo, all’interno di un’ala in precedenza totalmente occupata da Ostetricia e Ginecologia. La nuova allocazione permette già di offrire un maggior confort alberghiero alle donne che devono ricorrere alla chirurgia senologica di eccellenza erogata a Taormina”. Il complesso ospedaliero si prepara, dunque, ad una grande ondata di contagi che si spera possano presto diminuire con il passare dei giorni. Intanto nel comprensorio turistico si nota un particolare rispetto delle norme imposte dalla zona Arancione. Il movimento dei residenti é ridotto alle attività assolutamente necessarie. Particolarmente apprezzato dalla popolazione l’accordo tra i sindaci che considera, ma solo per poter effettuare la spesa, il comprensorio turistico un unico territorio. 

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