Odissea dei contribuenti per ottenere il “bonus mobilità”, associazioni dei consumatori già sul “piede di guerra”

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Roma – Partenza disastrosa per il tanto atteso «Buono mobilità». Il rimborso, qualora si potesse accedere, garantirebbe fino al 60% e un massimo di 500 euro delle spese sostenute dal 3 maggio al 3 novembre per l’acquisto di una bicicletta (anche assistita). Un’iniziativa questa che ha fatto correre all’acquisto di e-bike, monopattini anche elettrici e servizi di mobilità condivisa. La piattaforma predisposta dal ministero dell’Ambiente (buonomobilita.it) per richiedere il buono, doveva partire alle 9 di questa mattina, qualcuno ha anche preso una giornata di ferie per potersi dedicare al rimborso promesso. La procedura richiesta non è andata per nulla deludendo centinaia di migliaia di italiani, basti pensare che alle 16 c’erano «in coda» almeno 600 mila utenti, alcuni dei quali hanno provato per la seconda volta di poter accedere al portale. Lo stesso sito del ministero dell’Ambiente è andato in tilt. Con l’aggravante del malfunzionamento delle app per autenticare l’identità digitale («Spid»), necessaria per richiedere il bonus: lo Spid delle Poste Italiane,per esempio, non ha consentito per ore nemmeno l’accesso. Le associazioni dei consumatori stanno già attivando possibili forme di protesta.

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