Roma – Il Governo, con una modifica alle Faq, in questi giorni, ha chiarito che “fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti”. Si potrà raggiungere un Comune contiguo al proprio se questo, ad esempio, ha punti vendita più economici, dove fare la spesa è più conveniente. Si legge sul sito ufficiale: “Laddove il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati“. “Dopo i nostri interventi nel mese di Marzo 2020 – ha tenuto a precisare Niccolò Francesconi dirigente nazionale “Aiace” – esprimiamo soddisfazione che le nostre richieste sono state ascoltate in quanto crediamo e siamo convinti che la convenienza economica nell’acquisto di beni alimentari è un valido motivo per spostarsi da un comune all’altro. Notiamo che la nostra proposta è stata accolta a tutela dei molti cittadini sempre più colpiti dalla crisi” Una battaglia questa sostenuta da, Giuseppe Spartà, Presidente nazionale “Aiace” e Massimo Longarini, Responsabile Regionale “Codici”.