Lo Turco e Giardina: “La solidarietà è di casa nella cittadina naxiota malgrado burocrazia e decreti”

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Giardini – Naxos – La solidarietà è di casa nella cittadina naxiota malgrado burocrazia e decreti. “In un momento così particolare e drammatico – scrivono, infatti, all’unisono, il sindaco Nello Lo Turco ed il suo vice, Carmelo Giardina – per la nostra comunità ed il mondo intero, a Giardini Naxos si stanno diffondendo, con prepotenza, gesti di solidarietà, da parte di Aziende, Parrocchie, Enti, Associazioni e privati, in aiuto all’Amministrazione Comunale ed alla Comunità intera, così come sta emergendo con forza e determinazione l’attività dei nostri volontari, siano essi della Protezione Civile Comunale, della CRI, Misericordia, Croce Verde e delle varie associazioni, delle numerose sarte, dei tanti cittadini che, nell’anonimato più discreto, a vario titolo offrono gratuitamente la propria disponibilità al servizio degli altri. Questa non è una delle emergenze, come la idrogeologica o l’idraulica, cui siamo abituati ad affrontare secondo le indicazioni del piano di emergenza comunale, questa è tutt’altro, questa volta il nemico è invisibile, mai combattuto, e non si è in possesso di soluzioni sicure già sperimentate, ne esiste un coordinamento apprezzabile tra le varie istituzioni in gioco, per rendere più agevole il lavoro di tutti. Così assistiamo all’emanazione continua di decreti, disposizioni, circolari a volte in contrasto ed in contraddizione l’una con l’altra. La mancanza d’idonee strutture sanitarie, di mezzi e personale rende ancor più difficile e arduo il lavoro di contrasto. Se da una parte affiorano le difficoltà obiettive ad operare, determinate anche dalla carenza di procedure, chiare e uniformate, dall’altra parte è  grazie all’impegno, al coraggio ed alla professionalità dei tanti singoli, responsabili, che si cerca con ogni mezzo di lottare il contagio del maledetto Covid-19. Il principio basilare di questa emergenza è garantire innanzitutto la massima sicurezza a quanti operano in prima linea, così come a livello Comunale, (volontari, personale della PM, tecnici, ecc), si è imposta rigidamente l’applicazione e l’attuazione di disposizioni e dispositivi a tutela di tutti. Dietro la consegna di una mascherina o la borsa della spesa, o del farmaco o dell’uovo Pasquale ci deve sempre essere l’attenzione ed il rispetto rigoroso delle norme e di tutte le precauzioni indicate, che devono essere adottate severamente. Desideriamo ripetere ancora una volta che, affinché si possa lottare tutti uniti contro il nemico comune “Coronavirus”, è obbligatoria la collaborazione partecipata di tutti i cittadini, poiché ad oggi il mezzo fondamentale per evitare il contagio rimane l’isolamento domiciliare, ossia non si deve uscire di casa!, e quando è indispensabile farlo, per recarsi a fare la spesa (possibilmente una volta a settimana!) o andare in farmacia si deve obbligatoriamente adottare il distanziamento sociale (stare a due metri l’uno dall’altro) ed indossare le mascherine che generosamente le nostre sarte continuano a cucire. In questo momento di particolare difficoltà logistica ed operativa, nonostante l’adozione dello “Smart Working” per i responsabili di settore ed impiegati comunali di riferimento, nonchè le numerose attività condotte sul territorio, che a volte non si riescono ad evadere con celerità, sarebbe stato auspicabile e desiderabile che anche i Consiglieri Comunali (maggioranza e minoranza) avessero fatto un passo avanti per questa causa comune, al di là di ogni riferimento politico, imitando l’esempio di qualche loro raro collega”.

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