La “rivolta” delle boutique, manichini spogliati e vetrine vuote per chiedere norme certe su una possibile riapertura

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Taormina – Settore commerciale della cittadina turistica in crisi e scoppia la protesta. Le difficoltà economiche si avvertono in maniera tangibile eccome tanto che, in numerose vetrine taorminesi é apparso il cartello “Covid19, la colpa non è nostra”. “Abbiamo aderito – ha spiegato l’imprenditore, Pancrazio Parisi – ad un’iniziativa che stiamo portando avanti assieme ai colleghi di Catania che gestiscono boutique di moda. A Taormina si sono associati anche altri negozi. Il tentativo è di sensibilizzare il Governo a fornire regole certe e chiare nel quadro di possibili aperture dei nostri negozi”. In effetti si sta registrando una crisi epocale e i negozianti gradirebbero un regolamento semplice per poter tornare ad aprire in sicurezza.

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