Roma – (di Alessandro La Spina) Nella serata di ieri, 6 Aprile, il Consiglio dei Ministri ha varato il “Decreto Liquidità”, con cui si prefigge l’obiettivo di venire incontro alle aziende italiane in crisi a causa dell’emergenza Covid-19. Quanto approvato è da considerarsi come la prima tappa di un’operazione di aiuto alle imprese, che avrà un suo ulteriore sviluppo con il cosiddetto “decreto di Aprile”, in cui saranno previste altre misure in favore del mondo produttivo ed interventi di sostegno sociale per famiglie e lavoratori. L’esecutivo mobilita risorse pari a 400 miliardi di euro, 200 dei quali per il mercato interno ed altri 200 per dare forza alle esportazioni. Gli stanziamenti potranno essere ottenuti attraverso prestiti erogati dal sistema bancario a cui lo Stato farà da garante. Il Ministro dell’Economia Gualtieri ha spiegato, in maniera più specifica, che «vengono messi in campo 200 miliardi di garanzie per prestiti fino al 90% garantiti dallo Stato senza limiti di fatturato, per imprese di tutti i tipi. Potranno arrivare al 25% del fatturato delle imprese o al doppio del costo del personale, con un sistema di erogazione molto semplice e diretto al sistema bancario attraverso Sace (società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti), con condizionalità limitate, tra cui quella di non poter erogare dividendi». Presupposti per l’ottenimento delle garanzie saranno anche quelli di non licenziare e non trasferire la produzione all’estero. Gli autonomi e le piccole imprese che vogliano richiedere somme fino a 25mila euro, avranno accordata una garanzia pari al 100% (90% proveniente dallo Stato ed il restante 10% da Confidi). Sul fronte fiscale, slittano le scadenze fissate per i mesi di Aprile e Maggio, riguardanti, rispettivamente, pagamenti IVA, ritenute e contributi. La misura viene estesa anche alle partite IVA che avevano già beneficiato della proroga prevista dal “Cura Italia”. Di significativa importanza, infine, il rafforzamento del “Golden Power”, lo scudo normativo che mira a difendere le aziende nazionali considerate strategiche da scalate ostili messe in atto da gruppi esteri. Ad essere protette saranno, d’ora in avanti, anche le società operanti nei settori assicurativo, creditizio, acqua, salute e sicurezza. Dopo la conferenza stampa di ieri, affidandosi a tweeter, il Presidente Conte ha avuto modo di esprimere la propria soddisfazione per i provvedimenti deliberati: «Dal decreto arrivano 400 miliardi di liquidità per le imprese, con il CuraItalia ne avevamo liberati 350. Parliamo di 750 miliardi, quasi la metà del nostro Pil. Lo Stato c’è e mette subito la sua potenza di fuoco nel motore dell’economia. Quando si rialza l’Italia corre».