Roma – (Di Alessandro la Spina) Sono 38921 le domande di garanzia ai finanziamenti, giunte al Fondo per le PMI, in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, secondo quanto riferito alla Commissione Banche dal Dott. Stefano Cappiello, Dirigente Generale Sistema Bancario e Finanziario – Affari Legali, del Ministero dell’Economia. Le richieste inoltrate hanno generato un importo totale pari a 3,6 Mld, di cui 450 milioni per le sole operazioni riferibili ai prestiti fino a 25000 Euro. Per tale categoria di sovvenzioni si è assistito, in particolare, ad una vera e propria impennata nel numero di istanze, le quali hanno quasi raggiunto quota 30000. Durante la sua audizione, Cappiello ha evidenziato che le misure adottate dal Governo per contrastare la crisi generata dal Covid-19 «stanno dando frutti tangibili, sebbene non si possa negare che vi siano state disfunzioni» dovute alla grandezza del fenomeno. «Ciò induce a ritenere fisiologico un certo numero di casi di malfunzionamento o anomalia che vanno immediatamente corretti, ma che, se esaminati in rapporto alle domande, sembrerebbero attestarsi su percentuali contenute». Gli istituti di credito sono stati chiamati, sottolinea il dirigente Mef, ad «un impegno eccezionale in termini operativi», prodigandosi in uno sforzo che va ad innestarsi «su una situazione organizzativa già posta sotto stress dall’epidemia, come accade per tutti i settori produttivi di beni e servizi». Le restrizioni adottate nel Paese per contrastare il diffondersi del Coronavirus hanno determinato, continua Cappiello, un significativo decremento dell’attività economico-produttiva, con il conseguente calo di Entrate per famiglie ed imprese. Ciò comporta, altresì, una evidente diminuzione della loro capacità di onorare i pregressi impegni finanziari e il potenziale rischio di vedersi precluso, o comunque reso difficile, l’accesso a nuove misure di sostegno.