Emergenza Covid-19, approvato il “Decreto Scuola”, ennesimo rebus

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Roma – (di Alessandro la Spina) Scenari diversi a seconda che si torni o meno tra i banchi di scuola entro il 18 Maggio. Studenti ammessi di diritto agli esami di Stato. Possibile modifica degli esami per le scuole secondarie di I° grado. Tutti promossi alla classe successiva. Sono queste le principali novità introdotte con l’approvazione del “Decreto Scuola”, varato dal Consiglio dei Ministri per definire le modalità di svolgimento dei prossimi appuntamenti che interesseranno gli studenti, al termine dell’anno scolastico. Secondo quanto si legge dal sito internet del Ministero dell’Istruzione, tutti gli allievi saranno ammessi agli esami di maturità, in considerazione dell’emergenza che il paese sta vivendo. Se i ragazzi torneranno a frequentare le lezioni entro la data del 18 Maggio, sarà prevista la presenza di una commissione interna. La prova di Italiano sarà preparata dal Ministero, mentre la seconda, diversa per ogni indirizzo scolastico, verrà predisposta dalle singole commissioni. Successivamente si svolgerà l’esame orale. Se, invece, non si dovesse più tornare tra i banchi di scuola, l’idoneità degli allievi verrà accertata con un solo colloquio orale. Per ottenere il diploma è comunque necessario raggiungere un punteggio di almeno 60/100. Con riguardo agli esami della scuola secondaria di I° grado, il decreto contempla la possibilità di modificarne l’impianto mediante l’adozione di uno specifico provvedimento. Se sarà possibile lo svolgimento in presenza, la prova potrà essere effettuata con modalità semplificate. Diversamente, si procederà ad una valutazione finale degli alunni da parte dei Consigli di Classe, con la possibilità di disporre anche la presentazione di un loroElaborato. Tutti gli allievi saranno ammessi agli anni successivi, seppur in base ad giudizio differenziato, tenendo conto dell’impegno profuso da ciascuno di essi. Nessun “6 Politico” quindi. Sospeso, nelle scuole superiori, il meccanismo dei debiti formativi. All’inizio di Settembre, al posto dei corsi di riparazione, sarà possibile, per tutti i cicli di istruzione, recuperare ed integrare gli apprendimenti. Ciò che non è stato imparato durante quest’anno potrà essere approfondito all’inizio del prossimo, avendo particolare attenzione ai ragazzi con disabilità e a quelli con bisogni educativi speciali. Parlando della maniera in cui il mondo della scuola si è trovato a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, ha tenuto a sottolineare che «c’è stato uno sforzo importante da parte di tutti. La didattica a distanza ci ha aiutato a salvare l’anno scolastico. Non sostituisce e non potrà mai sostituire del tutto, ovviamente, la didattica in presenza. Ma era l’unica risposta possibile per non lasciare soli bambini e ragazzi e garantire loro il diritto allo studio previsto dalla Costituzione».

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