Roma – (di Alessandro La Spina) Mentre in Italia continua l’emergenza Covid-19, tanto da far pensare che nel nord del nostro paese potrebbero essere adottate misure ancora più stringenti rispetto a quanto stabilito con l’emanazione dell’ultimo decreto di lunedì sera, ormai tutto il continente europeo si trova a dover fronteggiare il diffondersi del virus, con un progressivo aumento del numero di contagi. L’Austria ha chiuso oggi la frontiera del Brennero e vede aumentare i casi positivi fino a centocinquanta. In Francia le autorità mantengono lo stadio di allerta a livello 2, quello che precede l’inizio ufficiale di un’epidemia, con un numero di casi confermati che è di 1784 e 33 persone decedute. L’epidemia si trova localizzata in circa sette focolai, fra i quali possiamo citare quelli dell’Alta Savoia, dell’Oise a Nord di Parigi e dell’Alto Reno, nell’Est del paese.Passando alla Germania, con l’arrivo del primo caso di contagio nel Sachsen-Anhalt, tutti i sedici länder del paese sono adesso interessati dalla diffusione del virus. Il bollettino del ministero della salute confermava, nella giornata di ieri, un numero di contagiati pari 1139, con due vittime. I nuovi casi sono presenti in Nordreno- Westfalia, Baviera, Baden-Württemberg, Assia, Niedersachen e nella capitale Berlino. La cancelliera Angela Merkel ha dichiarato, in proposito alla Bild, che il virus potrebbe arrivare ad infettare il 60-70% della popolazione. Salgono a 1689 i casi confermati in Spagna, localizzati principalmente nelle città di Madrid, Vitoria e nella comunità autonoma di La Rioja, zona del paese in cui sono state sospese le lezioni scolastiche e vietati gli eventi con più di mille persone. Le vittime sono, ad oggi, 36. Migliore, invece, la situazione del Regno Unito, con un bilancio di 382 casi e sei morti, ma in cui ha destato scalpore la notizia della positività della ministra della salute Nadine Dorries e della messa in quarantena di tutti i giocatori dell’Arsenal. Un panorama in continua evoluzione, quindi, quello dei principali paese europei, i cui governanti non nascondono la loro preoccupazione a causa del costante aumento dei contagi. In tale contesto le istituzioni della UE cercano di correre ai ripari, come dichiarato dalla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen, che ha annunciato un prossimo stanziamento di 25 miliardi di euro (CoronaVirus Response Fund), estratti dal bilancio della commissione per dare liquidità alle imprese, evitando così che si verifichino crack a catena tali da ingenerare una situazione di crisi economica simile a quella del 2008. |