Messina – (di Alessandro La Spina) La Sicilia non riesce ad isolarsi dal Continente, nonostante le tante misure restrittive che obbligano ognuno di noi a non muoversi da casa. È di ieri notte, infatti, la notizia di lunghe file agli imbarcaderi calabresi, dove venivano segnalate un gran numero di automobili in attesa di attraversare lo Stretto di Messina, nello stesso giorno in cui una nuova ordinanza dei Ministeri della Salute e dell’Interno istituiva il divieto di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Ciò che accadeva ha fatto, in poco tempo, il giro dei vari circuiti informativi, fino a giungere all’orecchio del Presidente della Regione Nello Musumeci, che in serata si era recato nella città peloritana per prendere parte ad una riunione sull’emergenza in corso, presenti anche il Sindaco De Luca ed i vertici delle forze dell’ordine e delle aziende sanitarie. Musumeci ha così deciso di manifestare il proprio risentimento affidandosi ai social: «Mi segnalano appena adesso che a Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate. Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al Prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del Ministro delle Infrastrutture e del Ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello!» Poco tempo dopo, comunque, il governatore precisava di aver avuto conferma che sarebbero stati ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto. «Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, solo i pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. Basta. Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno». Quanto accaduto ha suscitato anche la dura presa di posizione del sindaco di Messina, Cateno De Luca, che non risparmiando critiche al governo nazionale sulla gestione dell’intera vicenda ha dichiarato: «Questa mattina ho visto video e foto del flusso incontrollato di macchine che stanotte hanno attraversato lo Stretto dalla Calabria per raggiungere la Sicilia. Mi sono reso conto che qua c’è qualcuno che gioca con la nostra vita e la nostra pazienza. Bene, la mia è finita. Io oggi sarò lì, a costo di bloccare la nave.Invito anche il Presidente Musumeci a seguirmi: basta con le proteste isolate. Venga con me stasera sulla sponda dello Stretto. Non permetta a nessuno di giocare con la pazienza dei siciliani. Stasera, a costo di farmi arrestare per l’ennesima volta, non permetterò altri vergognosi esodi». Intanto, i numeri del contagio nell’Isola fanno registrare in tutto, oggi 23 Marzo, 681 casi, di cui 310 ricoverati e 27 guariti. Particolare la situazione che si vive proprio a Messina, dove destano preoccupazione i due focolai scoperti presso l’Irccs neurolesi “Bonino-Pulejo” (circa 30 contagiati tra degenti e personale sanitario) e la casa di Riposo “Come d’Incanto”, con 15 anziani positivi al virus.