Palermo – (di Alessandro La Spina) Nel pomeriggio di ieri, 25 Marzo, è stato raggiunto l’accordo regionale sulla Cassa Integrazione in deroga a favore delle aziende siciliane in crisi a causa dell’emergenza Covid-19. L’intesa è arrivata al termine di una riunione convocata in videoconferenza dall’assessore regionale al lavoro Antonio Scavone, a cui hanno preso parte l’Inps, l’Anpal ed i rappresentanti delle forze sociali, datoriali, del mondo delle professioni e del terzo settore maggiormente rappresentative. La misura sarà attivabile dai datori di lavoro in difficoltà, i quali potranno richiedere la cassa integrazione salariale in deroga per la durata di sospensione del rapporto lavorativo. Beneficiari del sussidio saranno i lavoratori subordinati, compresi i pescatori delle acque interne. Sono invece esclusi i dirigenti ed i lavoratori domestici. Il trattamento di Cigd, limitatamente ai dipendenti del comparto agricolo, per le ore di riduzione o sospensione dell’attività viene equiparato a lavoro ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola, mentre, per quelli del settore pesca, si farà riferimento alle ore non lavorate o ai giorni di mancata pesca. I periodi per i quali il sussidio è richiedibile possono anche essere non continuativi. Come ha avuto modo di spiegare l’assessore Scavone, «Il trattamento può essere riconosciuto per un massimo di nove settimane, a decorrere dal 23 febbraio e limitatamente ai dipendenti già in forza a quella data. Eventuali maggiori periodi dovranno essere autorizzati dal governo nazionale». Da sottolineare la novità secondo cui anche gli operatori del terzo settore potranno beneficiare di questa misura anticrisi. Il Presidente della Regione Nello Musumeci ha accolto in maniera positiva l’esito dell’incontro, ritenendo che sia stato raggiunto «un risultato soddisfacente, che permette, grazie a procedure più semplificate e concertate con tutti gli interessati, di accelerare la corresponsione di un sostegno al reddito ai lavoratori sospesi e a rischio di espulsione dai processi produttivi a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19».