Il sindaco di Taormina ed onorevole, Cateno De Luca, festeggia una sua condanna per diffamazione

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Taormina – Il sindaco ed onorevole, Cateno De Luca, festeggia una sua condanna per diffamazione. “Ho festeggiato in un locale – ha scritto lo “Scateno” nazionale – alla faccia dell’ex Procuratore Generale della repubblica di Messina Vincenzo Barbaro. Ma non ho trovato i “torroncini” che adorava Palamara. Caro Vincenzo mi hai chiesto cento Mila euro ma dovrai accontentarti di una mia condanna ad otto mesi pena sospesa. L’esimio professor Carlo Taormina in udienza in un ora e mezza di arringa ha messo in evidenzi quanto sei galantuomo e le sue presunte connivenze politiche. Ora fammi nautra causa. La Procura di Reggio Calabria si è espressa sulla causa che aveva avviato l’ex procuratore Vincenzo Barbaro che aveva avanzato una richiesta di risarcimento danni di 100.000 euro in seguito a quanto raccontato nel mio libro “Lupara Giudiziaria”, nel quale ho documentato i 12 anni di travagliata vicenda giudiziaria che mi ha coinvolto. Tutto ebbe inizio a Messina, quando decisi di aprire una battaglia contro la Procura di Messina in seguito al mio primo arresto. Una battaglia tesa a ristabilire la verità dei fatti.  È stato allora che il Procuratore della Repubblica Vincenzo Barbaro entrò in scena nella mia vita. Da quel momento, si scatenò una tempesta giudiziaria che durò ben 12 anni. Durante questi anni ho dovuto affrontare un tritacarne giudiziario che sembrava non avere fine. Mi sono ritrovato contro il mondo, ma non mi sono mai piegato alle pressioni e alle difficoltà. Ho continuato a lottare con determinazione e oggi la sentenza del Tribunale di Reggio Calabria ha riconosciuto la mia posizione. Tutto ciò che ho documentato nel mio libro è stato oggetto di approfondita analisi da parte del tribunale, che ha ritenuto di archiviare la richiesta di risarcimento danni.  Da una previsione di tre anni di condanna si è passati ad una richiesta di un anno del pubblico ministero ma Barbaro si è dovuto accontentare di una misera condanna ad 8 mesi pena sospesa che ovviamente ribalteremo in appello. Mi sono rifiutato di dare 100mila euro a Barbaro per transigere la lite perché nutro grande disprezzo per questo personaggio di basso calibro umano. Oggi mi chiedo: che cosa dovrebbe fare il Procuratore Barbaro alla luce di questa sentenza? Sono fiducioso che anche in appello potremo archiviare definitivamente questa storia. Perché Barbaro non mi ha mai chiesto scusa per la sua persecuzione giudiziaria bei miei confronti essendo sempre stato il “dominus” dei 18 processi e due arresti che ho subito? Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi e’il regno dei cieli”. Queste le dichiarazioni di De Luca ma il procuratore ha fatto sapere che il procedimento, anche per il rimborso dei danni, prosegue ancora.

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