Roma – (Di Alessandro La Spina) È del 4% il calo dei consumi registratosi in Italia nel primo trimestre 2020, dovuto, in primo luogo, alle misure di contrasto al Covid-19 adottate dalle autorità governative. A fotografare tale realtà è un indagine Istat sulla situazione economica delle famiglie, nella quale si sottolinea l’impatto generato, tra gennaio e marzo, dai provvedimenti presi per contenere la diffusione del virus. Se vengono scorporate le somme relative a generi alimentari e abitazione, il divario finisce per raggiungere, addirittura, valori prossimi al 12% in meno, in rapporto al primo trimestre 2019. Pur essendo tecnicamente un investimento, non ascrivibile pertanto alla categoria dei consumi, il mutuo per l’acquisto della casa continua a rappresentare un’uscita di primaria importanza, sostenuta dal 19,7% delle famiglie che abitano in immobili di proprietà, con una spesa media di 545 euro mensili. Vive in affitto il 18,4% dei nuclei familiari, pagando ogni mese un importo di circa 412 € a livello nazionale, che cresce in alcune aree del centro Italia (469 €), mantenendosi pressoché stabile al Nord (457 €), fino a ridursi considerevolmente nelle principali aree del Mezzogiorno (310 €) e delle Isole (293 €).