“Giardini Naxos bene comune”, del candidato sindaco Bosco, spinge l’acceleratore sulla stabilizzazione dei precari

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Giardini – Naxos – Il gruppo del candidato sindaco, Agatino Bosco, spinge l’acceleratore per la stabilizzazione dei precari. L’azione politica di Bosco nasce dal fatto che Il Presidente del Consiglio, Danilo Bevacqua, con una richiesta inviata ai consiglieri comunali via “Whats App Comunale” ha comunicato che, per procedere alla approvazione del rendiconto di gestione riferito all’anno 2018 entro i termini stabiliti dalle vigenti normative per poter procedere a tentare di stabilizzare il personale precario in forza al Comune di Giardini Naxos, è necessario che tutti i rappresentanti del civico consesso dichiarino la propria disponibilità ad accettare la riduzione del termine di deposito degli atti dai  20 giorni previsti dalla normativa vigente ai 10 indicati  nella comunicazione di deposito  notificata. “Appare chiaro – scrive in una nota il leader di “Giardini Naxos bene comune” – come tale necessità scaturisca dall’ennesimo errore dell’Amministrazione nel proporre le deliberazioni nei tempi previsti dalla legge, imponendo di decidere in tempi ristrettissimi e senza avere la possibilità di accertare se tale procedura sia conforme ai dettami di legge, considerato, inoltre, che non risulta essere gli atti alcun parere da parte del Segretario Comunale che attesti la regolarità del procedimento. Proprio a stigmatizzare l’operato della Presidenza, tutti i consiglieri sono stati, invitati a firmare una liberatoria depositata presso la Segreteria Comunale, analogamente a qualsiasi emendamento, senza convocare preliminarmente una riunione al fine di risolvere di concerto il grave errore in cui è incorsa l’amministrazione. Senza recedere dalle considerazioni esposte, il gruppo politico “Giardini Naxos Bene Comune”, rappresentato dal consigliere Antonella Arcidiacono, al fine di consentire che non si interrompa l’iter amministrativo per la stabilizzazione dei precari dipendenti del Comune, addiverrà alla richiesta inoltrata dal Presidente del Consiglio, invitandolo, ancora una volta, a vigilare”.

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